Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Cnr e Irsa affiancano gli Osservatori per gli utilizzi idrici

Anomalie precipitazioni agosto 2021

Cambia il clima e cambiano le precipitazioni mandando in crisi i programmi di utilizzo dell'acqua standard; unione di intenti per capire le nuove direzioni

I cambiamenti climatici in atto, rispetto ai quali l’area mediterranea costituisce un hotspot di rilevanza globale, hanno modificato e stanno modificando in maniera significativa i regimi termo-pluviometrici e conseguentemente la disponibilità delle risorse e la dinamica dei fabbisogni idrici ad esse connesse. Una gestione sostenibile della risorsa acqua richiede una comprensione approfondita dell’impatto dei cambiamenti climatici non solo sulle risorse, ma anche sui fabbisogni per i diversi utilizzi, spesso concorrenziali: è necessario lo sviluppo di un quadro interpretativo dei dati disponibili che sia condiviso tra tutti i soggetti che a diverso titolo concorrono alla gestione delle risorse idriche.

Nel contesto descritto, l’Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa) partecipa in maniera attiva alle attività degli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici istituiti in seno ai Distretti Idrografici, offrendo agli Osservatori un supporto tecnico-scientifico caratterizzato dalla molteplicità delle competenze presenti al proprio interno e da un approccio fortemente multidisciplinare.

E’ di pochi giorni fa, in particolare, la pubblicazione del “Bollettino informativo dell’Osservatorio del Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale”, al cui sviluppo e redazione il Cnr-Irsa ha fortemente contribuito, fornendo le elaborazioni meteo-climatiche di riferimento per un inquadramento corretto dell’attuale situazione termo-pluviometrica dell’area in un contesto di cambiamento climatico ed offrendo a tutti i soggetti partecipanti (regioni, gestori e portatori di interesse in genere) strumenti tecnico-scientifici che permettono una valutazione quantificabile, oggettiva e condivisa dello stato dei sistemi idrici sul breve, medio e lungo periodo. Questo riteniamo sia l’approccio più efficace nel rapporto tra ricerca e istituzioni: supporto passo dopo passo e condivisione, non semplice consulenza.

3 anni fa
Autore
Luciano Razzano

Commenti