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Francia-Spagna, vale più di una finale

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A Milano stasera finalissima per la Nations League. Previsti un gran numero di tifosi e servizio d'ordine d'eccellenza

Tutti i giornali francesi e spagnoli pongono l’accento sulla finale di Nations League in programma questa sera alle ore 20:45 presso lo stadio San Siro in Milano. “Vogliamo questa coppa”, afferma Marca in apertura. “Equipazo galacticos” rilancia As. Insomma non è una partita qualunque; è una finale e va giocata come tale, questo il messaggio. 
A riprova dell’importanza del match ci sono i tifosi, francesi e spagnoli, che in migliaia oggi si sono riversati nelle strade di Milano tanto da costringere la questura milanese a prendere dei provvedimenti onde evitare disagi. Forze dell’ordine sparse per controllare il centro e divieto di vendita di alcool nella zona antistante lo stadio. Sono state queste le misure preventive prese in merito alla situazione milanese. Ieri in conferenza stampa il capitano francese Hugo Lloris aveva descritto così la partita: “La Nations League magari non è attraente come il Mondiale, ma è comunque un trofeo da portare a casa”. Una dichiarazione forte, che da un lato non vuole alzare troppo la pressione, dall’altro rimarca l’importanza di una finale europea capace di dare lustro a una nazionale, quella francese, in cerca di riscatto dopo un europeo giocato al di sotto delle aspettative. Sempre Lloris ieri diceva: “avevamo perso fiducia ed eravamo alla ricerca di un match che ce la restituisse: nella gara contro il Belgio si sono presentate le condizioni e lo abbiamo avuto”. Deschamps dovrà fare i conti con la positività al covid 19 del centrocampista bianconero Adrien Rabiot, pedina importante nello scacchiere francese. Fortunatamente nessun altro è risultato positivo e ciò chiaramente con un sospiro di sollievo per il tecnico. Dall’altra parte Luis Enrique cerca di incitare la squadra dopo la grande vittoria contro gli azzurri campioni d’Europa: “Mercoledì abbiamo battuto i campioni d'Europa e adesso sfidiamo i campioni del Mondo: non c'è niente di meglio, come motivazione. La Francia a livello individuale è la nazionale più forte del mondo, ma il calcio è uno sport di squadra. Dovremo adattarci, certo: loro giocano con cinque difensori e hanno un tridente formidabile, ma non è un buon motivo per rinunciare alla nostra mentalità e al nostro stile. Se il pallone ce l'abbiamo noi è meglio, perché non ce l'hanno loro: e questo è il senso. Loro favoriti? Certo, come lo era l'Italia mercoledì e come lo era anche quest'estate a Wembley. Ma ci hanno battuto solo ai rigori e l'ultima volta abbiamo vinto noi. Eravamo i meno favoriti di questa Nations League ma adesso possiamo vincerla, anche se continuiamo a essere umili e rilassati: il nostro primo obiettivo è crescere”. Dichiarazioni che confermano la volontà della Spagna di proseguire in questo percorso verso vette più ambite.
3 anni fa
Foto: sefutbol
Autore
Thomas Orlandi

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