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Serie A 2021 in 4 parole: Inter, Vlahovic, Covid e Plusvalenze

Dusan Vlahovic esulta con Sottil

Si chiude un anno strano, a cominciare dalla vittoria dell'Inter (si scherza); tra Covid che riscrive i calendari, plusvalenze, gol e Var

Si è chiuso con i posticipi della 19ma giornata il 2021 della Serie A che ha mandato in archivio il girone di andata. L’annata resterà segnata agli annali sotto tre nomi che sono Inter, Covid e plusvalenze.
L’Inter è stata la squadra dell’anno a cavallo delle due stagioni con lo scudetto vinto dopo un decennio di nulla e delusioni seguito al Triplete, la rimonta del girone di ritorno ai danni dei cugini del Milan, la grande paura dell’addio di Conte, Lukaku e Hakimi e le nuove certezze nel segno di mister Simone Inzaghi che la rimonta l’ha cominciata prima del predecessore, laureando la sua squadra campione di inverno con una giornata di anticipo, chiudendo il girone con quattro punti di vantaggio sulla seconda e con una qualificazione agli ottavi di finale di Champions che Antonio Conte non aveva neanche sfiorato. Il 2021 nerazzuro quindi, sul campo si chiude nel migliore dei modi, ponendo le basi per un 2022 altrettanto benevolo in fatto di successi.
L’unica ombra che aleggia su Appiano Gentile è quella delle plusvalenze perché dopo aver fatto ironia sul nuovo caso che ha investito la Juventus, i tifosi della società cinese, hanno dovuto fare i conti con i controlli in casa loro.
L’inchiesta milanese, condotta dalla GdF e coordinata dall'aggiunto Romanelli e dai pm Cavalleri e Polizzi, valuta su una serie di operazioni e sul meccanismo della camera di compensazione (ovvero operazioni senza trasferimento di denaro) che potrebbe aver inciso sui rendiconti finanziari creando delle irregolarità. Sotto la lente le opzioni di recompra che provocano vantaggi sia a chi vende e successivamente a chi compra per primo e dopo rivende. L'Inter tra il 2017 e il 2019 ha generato con questo escamotage, utilizzato con giocatori di basso profilo, un flusso per circa 90 milioni di euro. E ciò potrebbe essere servito, stando all'ipotesi al vaglio, per abbellire i bilanci per poter partecipare alle competizioni europee.
Dietro all’Inter chiude il Milan, tornato convincente nel risultato contro l’Empoli, 4-2 che cancella il periodo di flessione ma non del tutto i dubbi considerando il match del Castellani condizionato non poco dalla fortuna. 
Chi non riesce a rialzarsi e rischia in questa annata di vedere i propri sogni afflosciarsi così come accaduto lo scorso anno, è il Napoli, sconfitto dal Maradona dallo Spezia.
Pare aver perso smalto anche l’Atalanta che dopo il poker subito a Roma, non è andata oltre lo 0-0 a Genova con il Genoa.
Ne approfitta la Juventus che nel 2021 ha vissuto un anno orribile visti i suoi standard storici (per altre squadre la vittoria di Coppa Italia e Supercoppa sarebbe invece un risultato da iscrivere negli annali). La formazione di mister Allegri batte 2-0 il Cagliari e si inerpica solitaria al quinto posto, a quattro lunghezze dalla zona Champions. Nel 2022 l tecnico toscano spera di assistere alla maturazione di una rosa che privata di Cristiano Ronaldo dopo la prima giornata, del totem Gigi Buffon e di Chiellini ormai utilizzabile con il contagocce, si è scoperta vulnerabile, ma giovane, con margini di crescita a patto di qualche ritocco, soprattutto in mediana.
La Juventus nel 2021 è passata anche il caso Suarez, archiviato, e quello Plusvalenze per cui qualcuno invocava la retrocessione, ma che ora pare costume, sbagliato, di molti.
Chiude  con un pari la Roma, ma dopo la vittoria di Bergamo ha il sapore di sconfitta. La stagione dei giallorossi si decide nel girone di ritorno ma i romanisti cominciano a temere che l’entusiasmo portato dall’arrivo di Mpurinho, pssa trasformarsi nell’ennesima illusione.
Illusione che potrebbe essere quella vissuta anche dai tifosi della Lazio nel segno del Sarrismo. Per ora la tifoseria ha perodnato al tecnico tutti gli scivoloni per iimpuntarsi però contro capitan Acerbi.
Il 2021 è stato però anche l’anno di Dusan Vlahovic, centravanti che a suon di gol sta portando in alto la Fiorentina e che chiude l’anno solare con un bottino di 36 reti realizzate.

Ultima nota per la Salernitana che dopo la promozione della stagione scorsa, ha giocato un girone di andata tra più bassi che alti, premio comunque per una tifoseria che non ha mollato mai. Per colpa di una gestione "spericolata" e di una Lega che ha permesso troppo, per un fatto di prorpietà rischia di non esserci più nel 2022. 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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