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L'accordo del grano salva 53 Paesi dalla carestia

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L’accordo raggiunto per la ripresa del passaggio delle navi cariche di cereali sul mar Nero è importante per salvare dalla carestia 53 Paesi

“L’accordo raggiunto per la ripresa del passaggio delle navi cariche di cereali sul mar Nero è importante per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare la presentazione dell'accordo raggiunto tra Nazioni Unite, Turchia, Ucraina e Russia per assicurare i traffici commerciali ed evitare la fame nel mondo, soprattutto in Africa.

“L’inevitabile indebolimento della produzione agricola ucraina e la paralisi dei porti del mar Nero hanno sottratto -rileva Coldiretti- un bacino cruciale per l’approvvigionamento alimentare di vaste aree del pianeta. Russia e Ucraina rappresentano, sommate, poco più del 30% delle esportazioni di cereali, oltre il 16% di quelle di mais e oltre il 75% di quelle di olio di semi di girasole. Tra i più dipendenti dalle esportazioni cerealicole russe e ucraine, ci sono il vicino Egitto che importa il 70% dei cereali dai porti del Mar Nero, il Libano con circa il 75% e lo Yemen con poco meno del 50%, e la situazione non è molto diversa in Libia, Tunisia, Giordania e Marocco”.

“Un’emergenza mondiale”, conclude l'organizzazione, “che riguarda direttamente anche l’Italia, un Paese deficitario che importa addirittura il 62% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti, il 35% del grano duro per la pasta e il 46% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame, anche se è autosufficiente per il riso di cui è il primo produttore europeo con oltre il 50% dei raccolti per un totale di circa 1,5 milioni di tonnellate di risone all’anno, anche se quest’anno in forte calo del 30% per effetto della siccità e degli alti costi di produzione”.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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