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Monza è il primo incrocio per la serie A

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Storia quotidiana di un cronista di Latina, tifoso dei nerazzurri, costretto a seguire il Frosinone calcio nel campionato di serie B.

abbè, un po’ di emozione c’è, direte. No, vi risponderò io. Allora, c’è solo rigida obiettività professionale, ribatterete voi, cari tifosi giallazzurri. No, non c’è nemmeno quella. Come tutte le cose da frontiera, non sei né in Paradiso né all’Inferno, sei in un Purgatorio, una sorta di limbo che ti colloca nel mezzo, tant’è che in modo prosaico e spiccio al mercato rionale direbbero non sei né carne né pesce. Comunque, un aspetto si sa del cronista sportivo: quando la testata per cui lavori (o dipendi, è solo una questione di verbi aggraziati e gentili) ti invia a seguire una data squadra in un campionato inevitabilmente si accorciano le distanze di comunicazione tra te, cronista, e la squadra-città, che resta sempre un rapporto simbiotico. Certo, per chi è cresciuto a pane e Francioni non sarà semplice seguire le gesta del Frosinone in un campionato dove l’undici di Grosso parte tra le favorite (lo è) per la promozione in serie A.

Ma torniamo (per un attimo) cronisti obiettivi, dominati da senso di responsabilità e professionalità. Stasera il Frosinone inaugura la stagione 2022/23. Certo, quello che conta è il campionato, ma la ‘prima’ di Coppa Italia, soprattutto a una settimana dall’esordio a Modena, resta il più dolce degli inganni, perché si gioca sì per i 3 punti ma perdere non costituisce uno psicodramma. Stasera (diretta su ItaliaUno dalle 21.15) si va a Monza, neopromosso in serie A, dove il Frosinone lo scorso anno ha dimostrato tutta la sua forza e la sua fragilità: avanti per 2-0 subisce in 20’ la rimonta completa dei brianzoli, mancando un salto di maturità che gli avrebbe cambiato il corso del campionato. Ma quella è storia ingiallita ormai, adesso quello che conta sono le indicazioni che possono essere fornite a mister Grosso in questo autentico test-match. Al di là della condizione e della leadership di Lucioni in difesa (che resta una teorica autentica garanzia), gli occhi saranno puntati su quel trio d’attacco composto da Caso e Garritano oltre che dal talentuoso Moro, mentre nella terra di mezzo saranno tutti sorvegliati speciali per individuare chi sarà il metronomo e il tuttocampista. Ecco, il match di Monza, al di là delle impegnative ‘amichevoli’ con Bari e Ternana, sarà utile proprio in tal senso. Pochi lo immaginano, ma forse la strada di Monza è il primo incrocio per la serie A: mettersi subito la corona ferrea in testa equivarrebbe a una buona iniezione di fiducia.
1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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