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Il ‘caso’ Moro scuote l’Italia e Frosinone

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Storia quotidiana di un cronista di Latina, tifoso dei nerazzurri, costretto a seguire il Frosinone calcio nel campionato di serie B.

Quando vai a scorrere gli acquisti estivi della squadra che devi seguire scopri ottime intuizioni da parte della società. Lo ammetto, sono digiuno del calcio di serie B, l’ho seguito con passione e dedizione per 4 stagioni (dal 2013-14 al 2016-17), poi solo con curiosità, infine con estremo distacco prima di approdare a seguire la Ùrvalsdeild, la serie A islandese. Ma ora pare che sia arrivato il momento di colmare questo gap, grazie a una terra generosa come quella ciociara, pronta ad accogliermi con sberleffi, scherni, pacche sulle spalle, magari anche con un boccale di birra. La squadra di Grosso s’è rinforzata, su questo non c’è dubbio, quindi non potrà che migliorare la sfortunata defaillance della scorsa stagione quando all’ultima gara è stata esclusa dai play off. Tra i nuovi acquisti brillano Luca Moro e Giuseppe Caso, oltre che Fabio Lucioni, un’autentica garanzia per questa categoria. Mi lascio andare a una considerazione, che non vuole essere una provocazione ma solo una mera constatazione dei fatti. Nel dopo partita l’esterno mancino è stato intervistato in sala stampa e un aspetto mi ha colpito: grande corsa, buon dribbling, capacità di saltare l’uomo ma è rimasto in serie B, in una piazza che comunque non è il Genoa, da cui proviene dopo un ottimo campionato a Cosenza; parallelismo che si può accostare a un centravanti dal futuro radioso come Moro, nel giro della Nazionale under20, che la scorsa stagione ha realizzato più gol che presenze con la maglia del Catania (21 su 20), prelevato dal Sassuolo ma girato in cadetteria. Insomma, giocatori giovani, dal sicuro avvenire, talmente forti da restare però ai margini del calcio che conta. Così, la domanda è lecita: sono sopravvalutati da alcuni addetti ai lavori (tra cui ci sono anch’io, che su Moro punterei fiches senza fine) o alcuni addetti ai lavori sono miopi? E così penso a Marco Verratti, mattatore col Pescara di Zeman in serie B ma su cui nessuna società di serie A mise gli occhi, bruciate dall'intervento lungimirante del Psg. Comunque, una domanda a cui solo il campionato potrà risponderci.

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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