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Il Frosinone in casa è superbo: 2-0 alla Spal

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Dopo un primo tempo incolore Caso spezza l'inerzia del match con un gol antologico, poi il raddoppio di Mazzitelli. Ciociari terzi a 15 punti

Tra gli spalti dello Stirpe il Frosinone è imbattibile: 2-0 alla Spal, porta ancora inviolata e una grande iniezione di fiducia per un potenziale ancora inespresso. Eppure l'incipit del match era stato al cloroformio. Data l’ora e gli ospiti sembra un invito a un thè, la Spal è accomodante con i suoi sgargianti colori da colazione da Tiffany e il ritmo è compassato. Frosinone e Spal si affrontano a ritmi vacanzieri, o da dopo sbornia se preferite, senza particolare frenesia, col tepore del sabato pomeriggio a fare da cornice. Alla fine, è una dolcezza, perché rovinarsi la giornata? La prima mezzora scivola via così. Da sani sbadigli. Eppure Morrone, sostituto di Grosso, aveva provato a disegnare una gara più aggressiva: pronti e via, sull’out di destra l’asse Sampirisi-Ciervo sfreccia dalle parti di Celia, ma Venturato presto capisce che quella falla ha necessità di una toppa, così spesso raddoppia Dalle Mura, spegnendo ogni velleità. Nella terra di mezzo Mazzitelli prova a costruire ma è ancora troppo lento (complice l'assenza forzata di Boloca) anche se un paio di intuizioni sono da fosforo vero, così tocca alla verve di Kone spezzare l’inerzia del match. Morrone sposta spesso l’ivoriano (autentico sorvegliato speciale da parte degli spallini), che comincia a sinistra per ripiegare a destra per poi tornare nella zona mancina, da dove scaturiscono i maggiori pericoli per l’inviolabilità di Alfonso. Ma il merito di rompere l'equilibrio è di Caso, che spesso amoreggia con Garritano: al 36’ sguscia via a Fiordaliso servendo un filtrante dorato per l’ala ma Alfonso è reattivo, nella seconda chance (40’) il fantasista semina il panico, trova il varco giusto ancora per Garritano che avrebbe tutto il tempo di prendere thè e babà ma pasticcia col pallone come un esordiente alla scuola calcio. E la Spal? Appare timida, la sconfitta interna col Genoa ha lasciato ruggine negli ingranaggi ferraresi, tant’è che Esposito è interessato più a imbastire dal basso che a salire in cattedra, data anche la latitanza da architetti di Zanellato e Valzania, retrocessi oggi ad anonimi geometri, così In avanti si annota solo il dinamismo di Rabbi, orfano di un monolitico La Mantia.

Comincia la ripresa e da un corner spallino Garritano capisce che deve rendere il favore a Caso (46’), sulla trequarti ciociara fraseggia e il diez stavolta decide di fare tutto da solo, punta la porta calpestando tutta la fascia destra, resiste a una carica, varca i confini dell’area, si accentra, sterza su Dalle Mura e d’interno destro la piazza dove Alfonso per questioni di balistica non potrà mai arrivare. Che gol, ragazzi. Da applausi. 1-0 superbo, tant'è che ci vorrebbe come jingle la Cavalcata delle valchirie di Wagner.

Così si sbloccano i ciociari, fino a lì fermati da una ragnatela invisibile. Il destino giallazzurro parte sempre dal talento di Caso: al 51’ un siluro fischia dalle parti di Alfonso, poi al 61’ slalomeggia tra le statuine spalline e serve un invito comodo al gol che Moro sbuccia e Ciervo cincischia sulle mani di Thiam, che ha appena sostituito Alfonso. Ora la partita ha altri ritmi, addirittura le squadre sono lunghissime, ma la reazione energica della Spal si sintetizza in una punizione telefonata di Esposito (65’), prova a correre e costruire anche Zanellato, ma il Frosinone ora si è sbloccato, non cade nella trappola della frenesia, attende e riparte. E con una Spal scollegata nei reparti il Frosinone ha il grande torto di non chiudere il match con una quantità di pallegol su scala industriale: al 67' Kone sgomma via a Dickmann, filtro per Cotali che appoggia per Moro: da due passi però il centravanti spedisce fuori il 2-0. Ma è la sagra del ko mancato: ancora Moro (70') su bacio di Lulic, al 76' proprio il croato dopo una discesa irresistibile di Kone, poi Insigne (81') e ancora Mulattieri-Rohdén (82'). Ma ormai è questione di attimi mettere il match in ghiacciaia, data anche l'inconsistenza romagnola che sembra aspettare fatalmente il gancio del ko: all'84' con le praterie davanti lo svedese traccia per Mulattieri e Arena, scavalcato, lo atterra. Rosso da ultimo uomo e punizione dal limite: va Mazzitelli e la sua parabola beffa barriera e piega le mani di un imperfetto Thiam. Si fa notte per la Spal: 2-0, con uno in meno a 3' dalla fine. Poi, è accademia, col Frosinone che guarda solo la classifica: 15 punti come il Genoa, a 3 punti dalla vetta Reggina-Bari a 18, Brescia-Ternana a 16. Ora gita in Laguna. 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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