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Frosinone, la quota della salvezza è nel tuo destino

di francesco sorriso.jpeg

Dopo la disfatta di Firenze si guarda alla classifica, agli scontri diretti e ai paragoni con le stagioni precedenti. Ecco la quota salvezza

La situazione è grave ma non è seria. Il Frosinone vive un momento controverso della sua stagione, perché emergono in tutta la sua spietatezza i limiti di una squadra con poca esperienza nella massima serie, che si disunisce in un amen e pare rischiare il tracollo in ogni momento. Ma la classifica è più verde che rossa, con un incoraggiante +4 sulla zona pericolosa. Scopriamo il perché all’indomani della scoppola di Firenze.

Sotto accusa è la difesa, capace di incassare la straordinaria bellezza di 49 reti. Se andiamo ad analizzare i 6 match del 2024 c’è da mettersi le mani sui capelli fino a divenire calvi: 2-3 col Monza, 0-5 a Bergamo, finalmente l’ossigeno col 3-1 sul Cagliari, il corroborante 1-1 a Verona, lo sfortunato 2-3 contro il Milan e la catastrofica prestazione di Firenze terminata 1-5. In 6 match 18 reti subite, una media sconfortante di 3 a partita. I nuovi arrivati dal mercato di riparazione per rafforzare la retroguardia non solo non hanno convinto, ma hanno anche peggiorato la situazione già critica (out da mesi Marchizza, Kalaj e Oyono, più Lirola a singhiozzo), con Valeri fin troppo tenero in fase difensiva, capace più a offendere che a coprire, considerati anche i traversoni verso l’area della Viola, e con Zortea non ancora al meglio. Poi, il Frosinone continua a complicarsi la vita da solo, ostinandosi a partire dal basso, offrendosi puerilmente al pressing alto degli avversari, che manda in confusione spesso Turati. Per fortuna, direbbero i tifosi canarini, che la squadra segna. E tanto. E sì, perché se la difesa è un autentico colabrodo, è anche vero che l’attacco ciociaro è l’ottavo del campionato, al pari del Napoli, con le 32 reti realizzate, con un Soulé mattatore, capace già di andare in doppia cifra. E questo non è un aspetto di poco conto.

Capitolo classifiche a confronto. I ciociari dopo 24 match sono a quota 23, davanti il Lecce a 24, dietro l’Empoli a 21, il Sassuolo a 20 (una partita in meno), l’Udinese a 19 (una partita in meno) al pari del Verona, poi a 18 il Cagliari del dimissionario Ranieri e a 13 la disperata Salernitana, che ha appena sostituito Inzaghi con Liverani, cambiando il suo terzo allenatore. Insomma, la lotta per non retrocedere coinvolge 8 squadre, che hanno a disposizione ancora 14 giornate per accumulare punti e ossigeno. Analizzando gli ultimi 5 match vediamo che soltanto l’Empoli ha una marcia invidiabile dopo un avvio disastroso, grazie alla cura rigenerante di Re-animator Nicola: i toscani hanno ottenuto 8 punti, il Verona 5, il Sassuolo 4 (come il Frosinone), il Cagliari 3 al pari del Lecce, l’Udinese 2, la Salernitana appena 1. Quindi, leggendo questa speciale classifica che coinvolge la lotta per la salvezza i ciociari sono in piena corsa, basta che giochino nel fortino dello Stirpe e che non giochino contro una squadra di alta classifica, perché lì la sconfitta è una certezza. I ciociari, come già sottolineato, guidano la speciale classifica delle reti segnate rispetto alle dirette concorrenti ma la parte dolorosa resta quella delle reti subite, che però nel caso dei ciociari sono sempre ad appannaggio di squadre che lottano per obiettivi nobili.

Capitolo scontri diretti. Quindi la situazione non appare così disperata dopo la manita di Firenze. E no, perché se andiamo ad analizzare il Frosinone è in vantaggio negli scontri diretti con Cagliari (3-4 in Sardegna, 3-1 allo Stirpe) e Verona (2-1 in casa, 1-1 al Bentegodi), poi ci sono da ricevere nel salotto di casa Salernitana (1-1 all’andata), Lecce (1-2) e Udinese (0-0), duelli rusticani al pari delle trasferte di Sassuolo (4-2) ed Empoli (2-1). Completano il calendario le trasferte di Monza e Genova, più il match interno contro la rivelazione Bologna. Per carità cristiana non contempliamo gli altri scontri, altrimenti ci verrebbe il mal di bile. Tendiamo agli obiettivi umani.

Classifiche del passato. Guardando questi numeri i tifosi canarini si saranno ringalluzziti. Ma andiamo a osservare le precedenti classifiche delle stagioni appena trascorse. Prendiamo in analisi le ultime tre. Nella stagione 2020-21 hanno salutato la serie A il Parma (20 punti), il Crotone (23), il Benevento (33), con Cagliari e Torino che hanno raggiunto la salvezza a quota 38; nella stagione 2021-22 hanno dato l’addio il Venezia (27), il Genoa (28) e il Cagliari (30) con la salvezza della Salernitana a quota 31 e lo Spezia a quota 36; nella scorsa stagione sono retrocesse la Sampdoria (19), la Cremonese (27) più lo Spezia (31) che si è arreso al Verona nello spareggio salvezza essendo appaiate in classifica, col Lecce a quota 36. Quindi, a conti fatti, prevediamo che a quota 35 la salvezza è cosa fatta. Al Frosinone, quindi, mancano per raggiungere quel punteggio 12 punti, impresa non certo impossibile, anche se l’impressione è che quest’anno non vi siano squadre materasso che mollino già l’obiettivo salvezza. Se si riflette, in 14 partite la media è addirittura inferiore a 1 punto. Ai più ottimisti tifosi ciociari verrebbe facile immaginare che basterebbe vincere i tre scontri diretti interni (Lecce, Udinese e Salernitana), più uscire indenni tre volte nelle quattro trasferte di Sassuolo, Empoli, Genoa e Monza più la partita allo Stirpe contro il Bologna.

A conti fatti, teoria alla mano, appare un’impresa alla portata dell’allegra brigata ciociara.

 

12 Febbraio
Autore
Gian Luca Campagna

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