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La serie A competitiva o serve una riforma dei campionati?

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Il presidente della Lega di serie A Casini passa in rassegna lo stato di salute del massimo campionato di calcio

"La riforma dei campionati? E' sempre sul tavolo. E' vero che tra Inter e Salernitana ci sono 74 punti, ma la Serie A rimane uno dei campionati più competitivi d'Europa". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a Radio Anch'io Sport'. "Da circa vent'anni la Serie A ha sempre lo stesso numero di partite. Adesso sono aumentate le partite di Supercoppa, ma parliamo di una-due gare, quelle che sono aumentate in maniera esponenziale sono le competizioni internazionali. Con le altre leghe europee abbiamo fatto fronte comune per chiedere a Fifa e Uefa una maggiore consultazione", ha aggiunto Casini.

"Se la Supercoppa può tornare a gara unica a inizio stagione? È una decisione che hanno preso le squadre a larghissima maggioranza. Quello a 4 è un format che la Spagna ha introdotto e che l'Italia ha seguito. Il problema del calendario è che quando la Serie A va a compilarlo, ci sono dei binari già scritti dalle finestre internazionali Fifa e Uefa".

Pensiero opposto quello di Pierpaolo Marino. "Il nostro campionato non è equilibrato da diversi anni, ci sono disparità di fatturati e ricavi, non è una questione di oggi. Però è stato un bel campionato per quanto riguarda lo spettacolo offerto dalle squadre e anche per certe novità tecnico-tattiche. L'Inter ha ripercorso il campionato del Napoli dell'anno scorso. A volte ci sono anche i demeriti che determinano certi divari in classifica. Demeriti di alcune squadre che dovevano fare e non hanno fatto". Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Pierpaolo Marino, decano dei dirigenti sportivi italiani, sul campionato di Serie A ormai alle ultime curve, a quattro giornate dalla fine.

Si dovrebbe tornare a un campionato a 18 squadre? "Ho fatto tanti anni con l'Avellino e con il Napoli con campionati a 16 squadre. Sia a 16 che a 18 squadre sono campionati che nella loro brevità non fanno emergere i reali valori tecnici. Una sconfitta determinava una classifica in maniera inappellabile. Sono contrario alla riduzione delle squadre. I format migliori sono la Premier e la Liga, tutti campionati a 20 squadre che non vanno a ridurre l'organico. A mio avviso, quello attuale è il format giusto".

"La crisi del Sassuolo mi sembra difficilmente risolvibile a quattro giornate dalla fine. La sua differenza reti così macroscopica mette in evidenza la mancanza di equilibrio tecnico e tattico". E' quanto osserva Marino. "Anche se al Sassuolo va riconosciuto che l'assenza di Berardi ha determinato una crisi in partenza che poi si è propagata in maniera ancora più severa. Per quanto riguarda le altre, dal Lecce in giù, può succedere di tutto: bastano un paio di vittorie per tirarsi fuori. E poi ci sono tanti scontri diretti, ad esempio l'Udinese ne ha tre sulle quattro partite rimanenti".

29 Aprile
Autore
Massimo Risultato

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