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Emissioni di gas serra, c'era una volta il lockdown

inquinamento automobili

Nel 2020 raggiunto un calo globale dell'8,9%, aa le prime stime 2021 vedono + 6,8% rispetto al 2020

Nel 2020 le emissioni di gas serra diminuiscono del 27% rispetto al 1990, passando da 520 a 381 milioni di tonnellate di CO2 e dell’8,9% rispetto al 2019, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone, ma anche alla pandemia da COVID-19 che ha portato, due anni fa, ad un periodo di blocco delle attività.
Responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti sono i settori della produzione di energia e dei trasporti; questi ultimi mostrano, complessivamente, una diminuzione del 16,4% rispetto al 1990. 

Nel periodo 2019/20, registrano una notevole diminuzione delle percorrenze complessive (veicoli-km) e una brusca riduzione delle emissioni, (-19.4%), dovuta anch’essa al lockdown.  Sempre rispetto al 1990, diminuiscono le emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche del 41% nel 2020, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica (da 178,6 Terawattora – TWh - a 181,3 TWh) e dei consumi di energia elettrica (da 218,7 TWh a 283,8 TWh).
Nel 2020 la quota di energia rinnovabile è pari al 20.4% rispetto al consumo finale lordo, un valore superiore all’obiettivo del 17%, più che triplicata rispetto al 2004 quando rappresentava il 6.3% del consumo finale lordo di energia.
Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto ISPRA “Inventario Nazionale delle Emissioni di gas serra” edizione 2022, disponibili online sul sito dell’Istituto, che disegna il quadro globale e di dettaglio della situazione italiana sull’andamento dei gas serra e degli altri inquinanti dal 1990 al 2020, presentato insieme al Report “Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e del settore elettrico”, che ci restituisce un dettaglio sul consumo di energia nei vari settori produttivi e nel sistema elettrico.
Questo secondo rapporto mostra un incremento dell’efficienza energetica ed economica e una progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale.
L’anno 2020 è stato un anno importante di verifica, per l’Italia e l’Unione Europea, perché chiude il secondo 

Le prime stime per il 2021:
Sulla base dei dati disponibili per il 2021, ci si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale del 6,8% rispetto al 2020 a fronte di un aumento previsto del PIL pari al 6,5%.
L’andamento stimato è dovuto ad un incremento delle emissioni, in particolare per l’industria (9.1%) e trasporti (15.7%). Anche per la produzione di energia, nonostante la riduzione nell’uso del carbone (-35.2%),
si stima un aumento del 2.2% a causa degli incrementi per tutti gli altri vettori energetici. 
L’incremento nei livelli di gas serra stimato per il 2021 rispetto al 2020 è conseguenza della ripresa della mobilità e delle attività economiche, ma non altera il trend di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica registrato negli ultimi anni. 

1 anno fa
Autore
Luca Morazzano

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