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Al Ruby Ter i piemm chiedono la perizia psichiatrica a Berlusconi

Silvio Berlusconi

Il Cavaliere e i suoi difensori insorgono contro una richiesta che lederebbe la storia e il prestigio del patron di Mediaset

Al processo Ruby Ter, processo che continua a protrarsi per le continue assenza, legate sempre a ricadute di salute dell’imputato Silvio Berlusconi, i Pubblici Ministeri Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno richiesto la perizia psichiatrica sul Cavaliere.

Silvio Berlusconi si oppone alla richiesta presentata dai pm, titolari dell'inchiesta nota come 'Ruby ter', e con toni accesi si scaglia contro i magistrati chiedendo al collegio giudicante di andare avanti con un dibattimento che per mesi - viste le condizioni mediche dell'ex premier - non è mai decollato. Con una mossa a sorpresa, il leader di Forza Italia si è rivolto a Marco Tremolada, presidente della settima sezione penale del tribunale di Milano, che nell'udienza dell'8 settembre scorso ha disposto la perizia per stabilire la possibilità per l'imputato - accusato di corruzione di testimoni - di partecipare o meno al processo.

Una decisione che Berlusconi definisce "sorprendente" visto che per mesi la Corte ha accolto le ragioni mediche sulle condizioni di salute del leader politico affetto da long Covid, così come definisce "inaccettabili" i toni usati dai pm in aula. "La decisione di sottoporsi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente'', scrive il Cav nella missiva di due pagine.

Berlusconi infatti spiega: “L'ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l'imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l'esito finale di questo ingiusto processo. Non posso quindi accettare tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità”, avverte l'ex premier. "Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa", conclude nella dichiarazione scritta nella villa di Arcore.

Il tribunale di Milano è pronto a fissare a breve una nuova data del processo che vede imputato Berlusconi con altre 28 persone, tra cui molte 'olgettine' accusate anche di falsa testimonianza. Dopo la dichiarazione dell'ex premier sono stati annullati gli accertamenti peritali - che sarebbero dovuti iniziare lunedì prossimo -, e i giudici sono a lavoro per stabilire quando si tornerà in aula (era stato dato tempo fino al 5 novembre agli esperti per stabilire le sue condizioni di salute) per far ripartire il processo. 

 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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