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Dopo qualche giorno di pausa, riprende la marcia del Sunflowers

La prima accoglienza in Bosnia.jpg

Il Tour europeo di Massimiliano Porcelli e della Carovana di Utopia, dopo la Bosnia è arrivato in Montenegro

Qualche giorno di sosta per recuperare energie, mettere in fila le idee dopo una serie di incontri ed esperienze segnanti e adesso il nuovo via verso le tappe rimanenti del tour. Il Sunflowers European Tour è entrato nella sua fase conclusiva che porterà Massimiliano POrcelli e la carovana di Utopia 2000 in Grecia. Intanto, per arrivarci, è stata attraversara la Bosnia-Erzegovina, portando la propria narrazione sociale e documentaria in una terra simbolo della storia europea recente, ma anche del presente più complesso e sfidante. Tra Biha? e Mostar, il viaggio ha raccolto testimonianze straordinarie di resilienza, accoglienza e coesione sociale. Qui la guerra c'è stata, pesantemente e ha lasciato vari segni. 
Biha? – Sulla Rotta Balcanica, accanto all’umanità in cammino
A Biha?, città simbolo della "Rotta Balcanica", il team ha avuto l’onore di incontrare lo staff di IPSIA, una realtà che da anni lavora sul campo per tutelare i diritti e la dignità delle persone migranti. Attraverso un approccio fatto di prossimità e rispetto, IPSIA costruisce ponti di co-sviluppo tra le sponde dei Balcani e l’Italia, collaborando con le associazioni di migranti in Europa.
La tappa ha avuto come sfondo la montagna di Plješevica, crudele spartiacque geografico e simbolico della speranza migrante: luogo di passaggio, di fatica, di confine tra sopravvivenza e diritto a una vita degna.
Il team ha inoltre visitato la "Casa della Crescita per Giovani Menti", un centro per minori vulnerabili realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il supporto del Comune di Biha? e Caritas Ambrosiana. La struttura offre protezione, educazione e orientamento a giovani in situazione di fragilità.
"Questa casa rappresenta un luogo di ripartenza per chi ha conosciuto solo frontiere. Qui si coltiva fiducia, educazione e possibilità" – afferma Massimiliano Porcelli, presidente di Utopia 2000.
Mostar – Sport e futuro per unire una città divisa
A Mostar, il Sunflowers Tour ha incontrato l’associazione Sa Mali Most, che attraverso lo sport lavora per superare le divisioni ancora vive tra le comunità della città. Mali rappresenta i bambini, ma anche il piccolo ponte che idealmente connette i giovani di Mostar al di là delle appartenenze etniche e religiose.
Lo sport diventa così strumento educativo e di riconciliazione, capace di costruire legami dove prima c’erano muri.
Il confine come crocevia, non come barriera "Attraversare la Bosnia-Erzegovina ci ha ricordato che i confini non esistono per dividere, ma per essere superati insieme. Ogni progetto incontrato qui è un piccolo ponte gettato sull’umanità – conclude Porcelli.
 

7 Luglio
Autore
Redazione

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