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Bassetti: 'Super green pass sì, è obbligo vaccino diretto'

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L'immunologo insiste per incentivare la campagna vaccinale: '6 milioni no vax mettono a rischio il Sistema sanitario'. In Israele via alla pillola antiCovid

"L'estensione del Super green pass a tutti i lavoratori è un obbligo vaccinale indiretto, perché se per andare a lavorare devi avere la vaccinazione è equivalente all'obbligo" e "mi pare assolutamente giusto" introdurlo. Lo dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova a proposito di una delle misure restrittive che potrebbero essere decise dal Governo nel Cdm di mercoledì.

"L'obbligo vaccinale posto da Lorenzin nel 2017 - ricorda il medico - prevedeva che se non eri vaccinato non andavi a scuola e se non vaccinavi tuo figlio avevi una sanzione amministrativa. Quindi dire che se non ti vaccini non puoi andare a lavorare - afferma l'eperto - non è molto diverso dalla legge dell'obbligo vaccinale introdotta per gli studenti, io lo chiamo a tutti gli effetti un obbligo vaccinale".

Quanto alla necessità di spingere ancora sulle vaccinazioni, in realtà "arrivati all'85% della popolazione vaccinata, con la variante Omicron alle porte che - dice provocatoriamente Bassetti - riuscirà a immunizzare tutti entro primavera, si poteva anche rischiare di avere 6 milioni di persone non vaccinate. Il problema - sottolinea - è che questi 6 milioni di persone vanno a riempire le terapie intensive e i nostri ospedali. Nelle terapie intensive della Liguria - ricorda l'infettivologo - l'80% sono non vaccinati giovani. Uno Stato non può permettere che nei prossimi 3-4 mesi si intasi il servizio sanitario perché qualcuno ha deciso deliberatamente di non vaccinarsi. A chi si è vaccinato superando paure cosa diciamo? Che chi non lo ha fatto - conclude - ha il diritto di mettere a rischio la tenuta del nostro sistema?".

Intanto Israele ha iniziato a distribuire le prime pillole anti covid ad un piccolo gruppo di pazienti fragili. Il Paxlovid, farmaco realizzato dalla Pfizer, è stato prescritto ad una manciata di pazienti da due delle quattro mutue israeliane. Ogni ammalato, scrive Times of Israel, ha ricevuto istruzioni dettagliate per l'assunzionedel farmaco, che è stato consegnato a domicilio.

"E' un giorno emozionante, sono pieno di speranza nella possibilità di ridurre i ricoveri e il numero di decorsi fatali", ha commentato Erez Carmon della mutua Mehudet, spiegando come la pillola venga prescritta in specifiche circostanze a malati covid ritenuti particolarmente a rischio.

"Dato che soffro di altri problemi medici, sono molto preoccupata che la mia situazione possa peggiorare e io venga ricoverata", ha detto Ora Rosenzweig, una delle prime a ricevere la pillola. Vaccinata tre volte, Rosenzweig si è comunque ammalata di covid. Ma ora dice di "sperare di poter superare la malattia in maniera relativamente leggera. E in un video distribuito ai media la si vede brindare con la formula ebraica "alla vita" con il bicchiere d'acqua usato per mandar giù il Paxlovid.

 

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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