Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

La reazione di Berardi e l’eterna lezione di Oscar Wilde

berardi2.jpg

Storia quotidiana di un cronista di Latina, tifoso dei nerazzurri, costretto a seguire il Frosinone calcio nel campionato di serie B.

Come reagite se qualcuno vi insulta? Non all’incrocio stradale dove l’insulto è un intercalare modaiolo ma per via del vostro lavoro, quando vi apostrofano e vi linciano moralmente. Immagino che reagiate e che la rissa verbale si trasformi in una discussione da saloon. Quello che è accaduto a Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo e della Nazionale, immediatamente dopo la fine del match di Coppa Italia perso 3-2 contro il Modena, casualmente avversario del Frosinone all’esordio di questo campionato di B, apre a qualche considerazione. Ad esempio, ironicamente, se l’insulto del tifoso è valido anche fuori dal campo, dopo il triplice fischio.

Be’, qualcuno di voi obietterà che Berardi, che guadagna fior di quattrini per il suo mestiere, avrebbe dovuto incassare le parole poco gentili e non avere quella reazione da sfida all’OK Corral, cercando la rissa col tifoso (gialloblù) che lo insultava. Berardi è uscito fuori di zucca non perché il reo modenese lo avesse offeso con un universale ‘pippa’ ma perché il tifoso in questione gli aveva toccato gli affetti più cari. Lì, da buon italiano, o da matrice latina, la reazione da guappo di Berardi, perché un uomo può essere insultato per il suo ipotetico scarso rendimento nel lavoro, anche nella sua sfera sessuale magari seppure non veritiera (‘frocio’ è l’epiteto più gettonato da sempre), ma la mamma no, la genitrice per eccellenza non si sfiora nemmeno col pensiero. Una per tutte, immagino ricordiate la rissa televisiva tra Adriano Pappalardo e Zacapa, che sclerò per conto e per nome della madre. E stendiamo un velo pietoso su quella vicenda.

Torniamo a palloni e pallonari, secondo voi come avrebbe dovuto reagire Berardi? Elargire un paio di sganassoni al tifoso e lavare l’onta dell’affronto volgare oppure dall’alto dei suoi quattrini fare spallucce alla modesta retorica di uno sfigato? Personalmente resto dell’avviso di quel grande insegnamento postulato da Oscar Wilde: ‘se discutete con un cretino e per caso un passante, che non conosce nessuno dei due, assiste al confronto, costui faticherebbe a distinguere chi è il cretino’. 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

Commenti