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Quale presidente per una Repubblica da Covid?

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Da chi punta sulla figura del Cavaliere a chi, come la Azzolina, si dice inorridita dall'immaginare la sua foto nei pubblici uffici

Si infiamma il dibattito sulla nomina del presidente della Repubblica. Un tema che vede in pole position per il centrodestra Silvio Berlusconi, nome fortemente divisivo tra gli schieramenti politici. Da chi punta sulla figura del Cavaliere a chi, come la Azzolina, si dice inorridita dall'immaginare la sua foto nei pubblici uffici. 

"Non bisogna sottovalutare la decisione del centrodestra, non è un fatto tattico, è una ipotesi folle, assurda ma non impossibile. Lo dobbiamo sapere. Non è un gioco, ma un tentativo politico non impossibile" ha detto Matteo Orfini alla riunione di gruppi e Direzione Pd sul Quirinale.

"E’ uno schema politico diverso da quello discusso qui, la fine dell'unità nazionale, del governo insieme e della gestione di una fase delicata del Paese -ha spiegato il deputato del Pd-. Se Berlusconi viene eletto il giorno dopo non c’è più il governo e la maggioranza. Dobbiamo prendere delle contromisure, che non significa un nome di bandiera alternativo ma lavorare a tenere insieme un campo di forze responsabili su uno schema alternativo".

Per Orfini, "dobbiamo partire dall'azione di governo, con Draghi a palazzo Chigi, con una agibilità maggiore per lui, con un presidente della Repubblica che sia di garanzia, la cosa più simile a quello che reso possibile tutto questo. Quella, per me, è una opzione sulla quale possono maturare le condizioni".

 

"In un tempo così difficile per il Paese serve alla Presidenza della Repubblica una figura non di parte, che sia garante di unità e sappia interpretare al meglio lo spirito europeista che è il presente ed il futuro di tutti noi. Questa è la linea del Partito democratico. E la scelta del centrodestra di candidare Berlusconi va in tutt'altra direzione. Noi lavoreremo alla ricerca di un'intesa ampia che preveda anche un patto di legislatura per mettere in sicurezza la continuità dell'azione di governo e giungere al 2023, c'è da continuare la lotta alla pandemia, sostenere la ripresa economica, portare avanti i piani per gli investimenti del Pnrr e molte riforme da fare e completare, tra cui quelle della giustizia,della Pubblica amministrazione e della legge elettorale e dei regolamenti parlamentari" così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.

"Scusate ma non ce la faccio, non riesco proprio a immaginare gli uffici pubblici di questo Paese con la foto di Silvio Berlusconi. Affissa nelle scuole, nei tribunali! No, non è il Presidente della Repubblica che l’Italia merita. Mi vengono i brividi all'idea" lo scrive su Facebook Lucia Azzolina, deputata M5S ed ex ministra dell'Istruzione.

"È questo l'atteso 'patriota' di cui parlava Giorgia Meloni quando immaginava il loro candidato? La verità è che la destra italiana continua a dimostrarsi non credibile e, nel momento storico che stiamo vivendo, anche profondamente irresponsabile".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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