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Festival nazionale dei Borghi più belli d'Italia in Abruzzo

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A settembre 2022 tre giorni per rimettere al centro la valenza dei borghi, come strumento di promozione e marketing territoriale

L’Abruzzo ospiterà la XIV edizione del Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia nel settembre 2022. Tre giorni per rimettere al centro la valenza dei borghi, come strumento di promozione e marketing territoriale che offrirà ai visitatori l’opportunità di scoprire una rete di eccellenze dei piccoli centri. Abbateggio e Caramanico Terme, nel Pescarese, saranno il cuore della kermesse ma sono previsti eventi che anticiperanno la manifestazione e che si terranno in altri borghi.  Sono previsti convegni, tavole rotonde, un tour nei quattro capoluoghi di provincia L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo e un evento a Pescara  in piazza Salotto. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il presidente Marco Marsilio, l’assessore Guido Quintino Liris, Antonio Di Marco, presidente associazione "Borghi più belli d’Italia" Abruzzo – Molise oltre ai sindaci di Abbateggio, Gabriele Di Pierdomenico, e di Caramanico Terme, Luigi De Acetis; al presidente del Consorzio di Tutela Zafferano Dop, Massimiliano D’Innocenzo, e a Marco Giusti, sindaco di Scoppito, in rappresentanza dell’Anci regionale.

"La manifestazione – ha detto Marsilio –  consentirà a tanti di venire qui a scoprire le nostre bellezze e raccontarle al mondo interno così come le racconterà la città di Navelli che si prepara a rappresentare la regione nella nona edizione del concorso "Kilimangiaro". Si vogliono valorizzare così quei centri montani che hanno una particolare tipicità e il nostro territorio presenta una grande concentrazione, parte integrante della nostra identità".

"Una vetrina nazionale ma direi anche internazionale – ha aggiunto Liris – . La Regione sposa con grande piacere e coinvolgimento questo tipo di iniziativa. Del resto, accendere i riflettori del nostro Abruzzo sui piccoli borghi significa valorizzare quelle identità e quelle particolarità che sono state salvaguardate negli anni e che devono rappresentare occasione di afflusso turistico e offrire nel contempo la possibilità di trasformare turismo in economia. Realtà marginali che hanno mantenuto nel tempo un patrimonio inestimabile di storia, arte, cultura e tradizioni" . 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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