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Sull'energia si scongiuri il balzo all'indietro

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M5S: 'le alternative al carbone ci sono, ilgoverno scongiuri ritorno indietro fino a 50 anni'

"Gli scenari legati a un incremento dell'attività quattro centrali a carbone di Brindisi, Fusina, Monfalcone e Civitavecchia ci lasciano oltremodo perplessi. Proprio nei giorni in cui si intensifica il processo di sburocratizzazione sulle rinnovabili, l'esecutivo si avvia a mettere una toppa 'nera' sui tanti errori fatti in passato dall'Italia in tema di politiche energetiche. Come M5S, siamo convinti che ci siano alternative. Da tempo chiediamo di riflettere sull'opportunità di un 'Superbonus Energia', da destinare in primis alle imprese e in seconda battuta alle famiglie. Senza contare che dal dibattito è sparito completamente il biogas, sul quale il nostro paese ha un potenziale previsto tra i 3 e i 5 miliardi di m3. Numeri che darebbero una mano enorme in questa fase di pandemia energetica, se solo si decidesse di modificare il decreto del 2018 sul biogas e se si accelerasse l'emanazione del Fer2. Quest'ultimo sarebbe fondamentale, oltretutto, anche per le altre fonti di energia rinnovabile". Così in una nota i senatori M5S in commissione Industria, Commercio e Turismo Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.

"Stride davvero questo approccio ondivago: da una parte sul Superbonus al 110% si è deciso di spaccare il capello in quattro con continui distinguo normativi, dall'altra si usa la più completa nonchalance sul ritorno a produzioni più massicce di energia dal carbone, senza meditare con più attenzione su eventuali alternative. In questo primo scorcio di 2022 sul fronte delle rinnovabili si è fatto molto, ma non basta: il governo insista qui, dia un contributo concreto alla diffusione delle comunità energetiche e ci aiuti a incrementare gli investimenti nell'eolico, nel fotovoltaico, nel geotermico e su tutti gli altri fronti. Magari facendo leva soprattutto sulle realtà italiane del settore, e cercando di allargare il mercato. Il carbone ci riporta in dietro di oltre mezzo secolo: la crisi energetica non giustifica una resa incondizionata di queste proporzioni", concludono.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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