Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il Cavaliere al Colle divide il Paese

meloni.jpg

Fi e Meloni compatti sull'appoggio a Berlusconi, ma si insiste su Draghi anche se l'opinione comune è che resti come premier. Novità Bindi?

Si anima il dibattito per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Del resto, il 24 gennaio è tra soli 5 giorni. Ma quello che divide il Paese è proprio la scelta di Berlusconi al Colle, una decisione presa direttamente dal Cavaliere che ha servito la sua candidatura sul piatto della volontà del centrodestra. Una candidatura che se ha trovato ufficialmente granitico Fi, FdI e Lega non ha trovato risposte positive in altri ambiti partitici, scatenando la controffensiva, che spesso fa rima con la scelta del premier Mario Draghi. 

E prende corpo anche l'ipotesi di una donna al Colle. "Io candidata di bandiera contro Berlusconi? Mi fa piacere questo attestato di stima e affetto, me lo godo alla grande anche perché so che non accadrà mai. Uscire dall'aula è dimostrazione evidente di non disponibilità, ma non credo che ci arriveremo” a parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è l'ex ministra e presidente Pd Rosy Bindi. La preoccupa la possibilità che il Cavaliere possa esser candidato al Colle? “Sono un po' meno preoccupata di qualche giorno fa ma anche solo l'averci pensato è grave. Prima si archivia questa pagina non edificante e prima si inizierà a lavorare per trovare una soluzione corretta”. Lei comunque esclude ogni possibilità di candidarsi? “Direi di si”.

Poi, però ecco chi la sostiene. "Io direi Draghi presidente della Repubblica e Draghi presidente del Consiglio, però purtroppo non ne abbiamo due" così  Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, esprime la sua preferenza in vista del voto per il Quirinale. "Al Governo Draghi sta facendo cose molto buone - afferma il medico - Il presidente della Repubblica ha un ruolo diverso, più di principi e meno di attività, però altrettanto importante come ci ha dimostrato Mattarella, un ruolo unificante di tutti i partiti e di garante per tutti i partiti". Una donna? "Io sono per le donne - risponde netto Ciccozzi - perché secondo me sono più intelligenti e hanno una marcia in più degli uomini. Io lavoro con il 90% di donne e posso dire che hanno un'intelligenza migliore. Mi sarebbe tanto piaciuta Emma Bonino - dice poi l'esperto - che ha una cultura spaventosa, ma ha già detto di no e bisogna lasciarla in pace, ha già dato tanto alla politica e al popolo italiano. Potrei pensare a Rosy Bindi, è una donna con un'esperienza politica enorme e da democristiana potrebbe avere quella figura di collante che va bene per tutti".

E proprio su chi vuole Draghi al Colle arriva una riflessione del sindaco di Bergamo,Gori: "Temo si sottovaluti la complessità della fase esecutiva del #PNRR, con le tante riforme che la debbono accompagnare, e così la sua rilevanza per il futuro del Paese. Diversamente si sarebbe meno propensi ad immaginare il trasferimento di Draghi dal Governo al Quirinale" così Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo, su twitter.

Nel corso dell'esecutivo nazionale di Fdi Giorgia Meloni ha ricordato che "l'obiettivo è avere un presidente della Repubblica patriota, che difenda gli interessi nazionali italiani e sappia rappresentare l'Italia con autorevolezza e credibilità". Nella sua relazione introduttiva Giorgia Meloni ha sottolineato come il suo partito "possa garantire orgogliosamente la compattezza del voto di tutti i suoi 64 grandi elettori", ricordando "la disponibilità di FdI, già ribadita nel corso dei vertici di coalizione, a sostenere la candidatura di Silvio Berlusconi". "Nel caso in cui la sua disponibilità venisse meno", ha sottolineato Meloni, "FdI è pronta a formulare le sue proposte per concorrere a costruire una convergenza più ampia su personalità autorevoli nel campo culturale del centrodestra che hanno tutte le caratteristiche per ricoprire l'incarico".

"Silvio Berlusconi è la figura più adatta a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica. Per esperienza, personalità, autorità, credibilità internazionale, carisma, motivazione. Le polemiche che negli anni lo hanno ripetutamente investito, ma mai scalfito, non offuscano l’immagine pubblica di un uomo che ama l’Italia, la gente. Sarebbe di certo un Presidente vicino al Popolo, e non -come a volte è accaduto- un freddo gestore di equilibri ricoperto da quell’aura di inarrivabile potente mondiale lontano dal sentire comune" afferma, in una nota, il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, responsabile Sud del partito azzurro.

"E per di più, sarebbe certamente il presidente -assicura- più vicino al Sud, un aspetto da non sottovalutare. Il Sud vuole Berlusconi, lo ha sempre avvertito più vicino rispetto a tutti gli altri premier e leader di partito. Ritengo che il Silvio Berlusconi sia quella personalità che meglio riesce ad incarnare l’indispensabile conciliazione tra forze settentrionali e meridionali di cui il Paese ha vitale necessità".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti