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La corsa al Colle vede uno scontro Draghi-Berlusconi

4 Novembre 2021 Mattarella

Salgono le quotazioni del premier come nuovo presidente della Repubblica mentre restano ampie resistenze sul Cavaliere

Si scalda il tema sull'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Tramontata ormai definitivamente l'idea suggestiva di un bis di Mattarella al Colle resta sempre accreditata la pista di un'elezione di Draghi, ma questo cambierebbe scenari e assetti anche in seno al Governo. E poi c'è l'autocandidatura di Berlusconi che ormai pare digerita dall'intero centrodestra ma che stride in nome di eventuali accordi con atre forze politiche.

“Continuo a pensare che Mattarella abbia usato parole molto chiare. Ma lo dico per rispetto all'attuale presidente della Repubblica, mica perché non sarei più che contento di una sua eventuale disponibilità. Fare calcoli politici su disponibilità che non ci sono mi sembra un'operazione finalizzata a non affrontare le questioni” . Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un'intervista a “Il Dubbio”. “Lo dico con chiarezza: il miglior presidente del Consiglio che abbiamo è Mario Draghi. La persona che meglio può tenere insieme questa maggioranza è lui e qualsiasi scelta di tipo diverso parte da questa consapevolezza” così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un'intervista a “Il Dubbio”.

“Se il Parlamento deciderà di eleggere Draghi al Colle, gioco forza bisognerà che prima si definisca un nuovo assetto di governo. Che per quanto ci riguarda deve avere la stessa maggioranza parlamentare", conclude Rosato.

“Salvini continua ad essere contraddittorio perché da una parte chiede un tavolo comune tra tutte le forze politiche e, dall’altra, sostiene la candidatura di Berlusconi che è divisiva e irricevibile. Finché il nome di Berlusconi è in campo non può partire alcun tavolo. Quindi ora il problema è tutto nel centrodestra: chiarisca la sua linea perché così tiene bloccata ogni discussione". Così ad Agorà su Rai3 la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

"Noi, come abbiamo già detto, vogliamo trovare un accordo su un nome di alto profilo il più condiviso e autorevole possibile, e al tempo stesso vogliamo garantire continuità alla legislatura. Noi siamo contrari alle elezioni anticipate perché ci sono impegni importanti che nei prossimi mesi vanno affrontati e rispettati, a partire dal Pnrr e dalla discussione in sede europea del nuovo patto di stabilità”, conclude la dirigente Dem.

"Credo che mandare Berlusconi al Quirinale sia un’operazione più che altro impossibile, perché non mi pare che ci siano i voti a sufficienza per un’operazione simile. Questo signore ha 85 anni, ha l’età dei datteri, che non sono pochissimi, arriverebbe a fine mandato a 92 anni". Lo ha detto il direttore editoriale di 'Libero', Vittorio Feltri, ospite questa mattina in 'Giletti 102.5' con Massimo Giletti, Luigi Santarelli e Stefania Iodice.

"Sono convinto - ha aggiunto - che invece sarà Draghi al Colle perché non è vero che si debbano sciogliere le Camere in questa eventualità, perché toccherebbe comunque a Draghi indicare il nuovo capo del Governo, sceglierebbe presumo una persona che gli garantisca continuità alla politica di Palazzo Chigi che è stata attuata finora. Tra Prodi e Berlusconi non c’è differenza. Perché Prodi può andar bene e Berlusconi no?.

Berlusconi è stato chiaro: se Draghi va al colle andiamo alle elezioni. “Non è un guaio andare alle elezioni - osserva Feltri -. Nelle democrazie succede di votare. La costituzione prevede che premier possa essere scelto un cittadino qualsiasi, come è accaduto per Conte, Draghi e Ciampi. La stessa cosa vale per il Quirinale: se la costituzione prevede che debba essere eletto dal Parlamento, è chiaro che il popolo non serve”.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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