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Cop28: l'Italia si scuote sulle parole di Al Jaber

sostenibilità ambientale

Ecco cosa succede ad affidare il delicato compito della mediazione climatica a chi guida la compagnia petrolifera di Stato del paese ospitante

E il mondo ambientale e politico è scosso dalle parole equivoche e chiare lanciate da Al Jaber all'evento Cop28. "In queste ore abbiamo ascoltato la vera voce del presidente della Cop: Al Jaber ha detto, in un incontro online prima dell'inizio della Cop28 di Dubai che presiede, che uscire dal fossile non contribuirebbe veramente alla lotta al cambiamento climatico e che ci riporterebbe all'età delle caverne. Ecco cosa succede ad affidare il delicato compito della mediazione climatica a chi guida la compagnia petrolifera di Stato del paese ospitante. Le perplessità iniziali delle Ong e degli attivisti di tutto il mondo non erano ideologia ma giusto scetticismo. Un gruppo di scienziati, capitanati da uno dei più autorevoli climatologi del mondo, Michael Mann, ha chiesto le dimissioni del presidente della Cop28. Adesso il governo italiano ha il dovere di prendere posizione e di dirci come intenda agire in merito a una vicenda così grave, che getta un'ombra sul lavoro di migliaia di persone e sulla più grande e importante sfida globale alla quale siamo tutti chiamati a contribuire". Così il vicepresidente della Camera Sergio Costa (M5S).

"Il messaggio che percepisco" dalla Cop28 e dal confronto con diversi attori "è che si deve agire più rapidamente: dobbiamo aumentare la velocità di cambiamento". Lo ha detto Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, intervenendo all'evento 'Eyes on a sustainable future', a PAlazzo Mezzanotte, a Milano.

"Nel nostro incontro durante la Cop28 abbiamo avuto la partecipazione del viceministro delle Finanze del Brasile - ha sottolineato Scannapieco - il quale ha parlato del progetto per rimboschire l'Amazzonia. Ecco, questa mission non riguarda solo il Brasile ma tutto il mondo. Inoltre ci fa capire che dobbiamo cambiare paradigma: non solo interrompere l'abbattimento della foresta, ma anche di rimboschire".

"Crediamo e rispettiamo moltissimo la scienza". Così Sultan Ahmed Al Jaber, presidente della Cop28 di Dubai, ha voluto chiarire oggi la sua posizione rispetto al cambiamento climatico dopo che il 'Guardian' ha diffuso un suo audio del 21 novembre nel quale affermava che ''senza combustibili fossili si torna alle caverne''.

Nel corso di una conferenza stampa, al-Jaber ha detto di voler ''chiarire la mia posizione sul piano scientifico". Mentre le strade di Dubai si sono riempite di manifestanti, il leader emiratino ha detto che le sue parole sono state ''mal interpretate'' e ha affermato che ''onestamente penso che ci sia un po' di confusione là fuori e di false dichiarazioni. Sono piuttosto sorpreso dai continui e ripetuti tentativi di minare il lavoro della presidenza della Cop28".

A suo avviso, ha aggiunto, ''l'eliminazione graduale dei combustibili fossili è fondamentale. Deve essere ordinata, giusta e responsabile''. A riprova della sua fiducia nella scienza, al-Jaber ha ricordato di avere ''una formazione da ingegnere'' e che ''il mio rispetto per la scienza, la mia convinzione per la scienza e la passione per la scienza mi hanno permesso di progredire nella mia carriera''.

4 Dicembre
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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