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L'ipse dixit di Crosetto: 'mai militari italiani in Ucraina'

ucraina bandiera uomo.jpg

Il ministro della difesa a tutto campo sul conflitto ucraino e sulla situazione in Palestina e sulla soglia di difesa dal terrorismo

"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

26 Marzo
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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Il ministro della difesa a tutto campo sul conflitto ucraino e sulla situazione in Palestina e sulla soglia di difesa dal terrorismo

"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

26 Marzo
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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L'ipse dixit di Crosetto: 'mai militari italiani in Ucraina'

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Il ministro della difesa a tutto campo sul conflitto ucraino e sulla situazione in Palestina e sulla soglia di difesa dal terrorismo

"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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L'ipse dixit di Crosetto: 'mai militari italiani in Ucraina'

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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Claudio Mascagni

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L'ipse dixit di Crosetto: 'mai militari italiani in Ucraina'

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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Il ministro della difesa a tutto campo sul conflitto ucraino e sulla situazione in Palestina e sulla soglia di difesa dal terrorismo

"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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"Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' afforntando diverse tematiche calde che in questi giorni infiammano il mondo. "In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto", ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l'invio delle truppe in Ucraina "sarebbe fare la guerra". "Aiutare l'Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa", ha aggiunto.

"Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche" continua il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Quarta Repubblica' in merito alle recenti parole di Giuseppe Conte. "Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera - ha sottolineato - L'Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale" di ex capo del governo. "Nessuno ha messo l'elmetto", ha chiuso Crosetto.

"A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina. Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina. Tutto questo mi colpisce", ha aggiunto spiegando che "c'è un doppiopesismo che divide le società" invece "noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque".

"Il terrorismo non è mai finito, lo abbiamo dimenticato, perché ogni tanto tendiamo ad accantonare i problemi e accorgerci che questi esistono solo quando si manifestano. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, in una coalizione che combatte l'Isis, sono in Africa contro il Daesh. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e forze di polizia in Italia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo sconfiggere", ha aggiunto.

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