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La rotta mediterranea di Enea

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In nome di tutte le migrazioni ecco l'eroe che fondò Roma in una chiave rivisitata per un grande concetto di solidarietà

Teatro: in scena a Firenze ‘Eneide. La rotta mediterranea’
 

Molti conoscono la storia di Enea, l’eroe che fugge dalla caduta di Troia, attraversando il Mediterraneo per giungere nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano. Raramente però lo si pensa come un profugo di guerra, che attraversa fortunosamente il mare dalla Turchia all’Italia in cerca di salvezza dopo aver perso tutto. È questa la tematica intorno a cui ruota “Eneide La rotta mediterranea”, lo spettacolo che parte dal celebre poema epico per raccontare le migrazioni di tutti i tempi, per la regia di Edoardo Zucchetti, in prima nazionale al Teatro di Rifredi da giovedì 11 a domenica 14 novembre (giorni feriali ore 21, domenica ore 16.30). Questa inedita riscrittura dell’opera di Virgilio a cura di Angelo Savelli e prodotta da Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi, grazie anche all’ausilio di contributi video e di immagini inedite della Libia, Kabul e Lampedusa, vuole indurre a una riflessione sul presente: traversate, sbarchi, accoglienza, integrazione, respingimenti, tutto era già scritto e la storia si ripete.

“Eneide” è il punto di approdo di un lungo percorso portato avanti dall’inizio del 2021 con “Banco di Prova”, innovativo progetto di approfondimento culturale rivolto alle giovani generazioni sul tema dei movimenti migratori ideato e sviluppato da Edoardo Zucchetti e realizzato da Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi con il contributo di Fondazione CR Firenze nel quadro del bando alla Partecipazione culturale 2020. Dopo un lungo viaggio ricco di avventure e imprevisti, le navi di Enea con i profughi della guerra di Troia, attraccano al Teatro di Rifredi, dove ad accoglierli c’è Virgilio, anchorman del pluripremiato podcast “La rotta mediterranea”, sul tema dei movimenti migratori, dove ogni settimana incontra, intervista o dà voce a storie di migranti e migrazioni di tutti i tempi. Dopo anni di attesa, ecco che finalmente, i profughi troiani vengono a raccontare la loro versione dei fatti, sull’assalto di Troia e la fuga dalla natia terra. Accolti nel bizzarro e colorato studio di registrazione “Ottaviano”, Enea, insieme a Didone, Ascanio e con la partecipazione di Anchise, Giove e Giunone raccontano, il gran travaglio che costò il dare origine alla stirpe romana.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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