La Francia nel caos in nome delle pensioni

Sono 128 le persone arrestate nella serata di ieri in tutta la Francia durante i raduni e le manifestazioni contro la riforma delle pensioni e il ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione. Migliaia di persone hanno manifestato in diverse città della Francia, 3500 delle quali a Parigi e 4100 a Nantes. Nella maggior parte dei casi, i cortei e le dimostrazioni si sono svolti nella calma, ma in altri sono stati segnalati incidenti. Il bilancio parla di 61 agenti feriti, mentre i manifestanti hanno denunciato violenze da parte della polizia.

La riforma delle pensioni, "senz'altro necessaria, è stata spiegata malissimo e i francesi non hanno dunque capito". Lo ha dichiarato Manuel Valls, ex premier francese, intervenendo questa mattina su France 2. "Quello che mi colpisce - ha dichiarato - è il divario piuttosto profondo tra i grandi temi del momento - la guerra in Ucraina che ci costringe a fare tutto il possibile in termini di difesa, il ritorno dei grandi imperi con i preoccupanti accordi tra Russia e Cina , e ovviamente il riscaldamento globale – e, dall'altra parte, le aspirazioni, ovviamente legittime, in cui i francesi manifestano per il potere d'acquisto e per non lavorare per altri due anni”. "È in questo divario tra i grandi temi e le aspirazioni dei francesi che si annidano tutti i populismi, tutte le fratture", ha aggiunto, sottolineando la necessità "di spiegare meglio ai nostri connazionali qual'è la posta in gioco al momento".

Il testo della "riforma delle pensioni seguirà il suo percorso democratico". A dichiararlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron nella sua intervista in diretta."E' stata adottata attraverso un voto", oggi "è all'esame della Corte Costituzionale, bisognerà attendere che si pronunci".