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Green pass al lavoro, no a disparità tra lavoratori

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Raffaele Guariniello solleva una serie di perplessità sull'obbligatorietà del green pass: "No a disparità tra lavoratori"

Nel Consiglio dei ministri di oggi va all'ordine del giorno per l'approvazione il nuovo decreto che allarga l’obbligo del green pass a tutti i lavoratori statali, oltre a quelli già coinvolti di sanità e istruzione. L’obbligo dovrebbe partire dal 10 ottobre, e voci istituzionali vorrebbero estenderlo anche al settore privato.

Le dichiarazione del magistrato Guariniello

''Capisco la difficoltà della materia e la gradualità dettata da ragioni di ordine politico, ma l'importante è dare soluzioni coerenti che non introducano disparità di trattamento tra lavoratori. Al momento la situazione merita di essere migliorata" lo ha detto in un'intervista al 'Fatto' Raffaele Guariniello, esperto di normative sul lavoro, riferendosi al decreto che punta ad estendere il green pass a tutti i lavoratori.

Guariniello ricorda come ci siano 4 decreti, ''il problema principale è la sorte del lavoratore non vaccinato. In base al Tusl, il datore è tenuto ad adibire il lavoratore eventualmente ritenuto inidoneo dal medico (nel nostro caso il non vaccinato) ad altra mansione "ove possibile". Il decreto 111 che dispone l'obbligo del pass per il personale scolastico e universitario è invece più drastico: l'inosservanza dell'obbligo è considerata assenza ingiustificata e dal quinto giorno si è sospesi dal lavoro e non sono più dovuti retribuzione e compensi. E questo vale anche per per i lavoratori esterni che entrino in contatto con le strutture scolastiche. Una deroga - seppur in vigore fino al 31 dicembre 2021 - al Tusl. Una soluzione ancora diversa per il personale sanitario, che ha l'obbligo di vaccinarsi. Qui il datore deve destinare ad altra mansione e, in caso di impossibilità, si incorre nella sospensione dallo stipendio. Infine per i lavoratori delle Rsa, anch' essi soggetti all'obbligo: l'inosservanza comporta l'immediata sospensione dal lavoro. Soluzioni dunque diverse a seconda del tipo di lavoratore''.

Altra questione delicata. ''L'obbligo del Green pass non si applica ai lavoratori scolastici esenti dal vaccino in base a idonea certificazione medica. Vien da chiedersi quale sia la sorte di queste persone. I decreti legge non lo dicono. Il rischio è che nel silenzio rientri in gioco il Tusl, che torni determinante il giudizio del medico competente, che potrebbe ritenere comunque inidoneo il non vaccinato, il datore dovrebbe trovare una mansione alternativa e - ove non possibile potrebbe non essere agevole il recupero al lavoro''.

Le parole di Giorgetti

Il ministro dello Sviluppo Economico e numero due della Lega Giancarlo Giorgetti si era espresso così sul tema dopo un incontro con i lavoratori ad Assisi, che con molta probabilità “si andrà verso un’estensione senza discriminazioni”. Giorgetti ha proseguito sottolineando come un singolo contagiato possa essere un enorme rischio per tutta un’azienda, che finirebbe col ritrovarsi in carenza di dipendenti, quindi in difficoltà nell’organizzare il lavoro.

Il piano del governo, secondo le dichiarazioni delle ultime settimane di Draghi, sembra voler andare nella direzione segnata da Giorgetti. Le parole del premier hanno fatto capire, infatti, che il Green Pass verrà esteso ulteriormente, è solo una questione di tempo.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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