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E il conflitto russo-ucraino può diventare di movimento

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I veicoli corazzati di fanteria, come i Bradley americani, gli Striker americani, i Marder tedeschi e l'artiglieria semovente cambiano le sorti della guerra

"Non saranno i Leopard da soli a cambiare il quadro generale della guerra, ma possono cambiare lo scenario insieme a tutto il pacchetto di aiuti militari che comprende molti veicoli corazzati di fanteria, in particolare i Bradley americani, gli Striker americani, i Marder tedeschi e l'artiglieria semovente. Un pacchetto che potrebbe consentire alle forze di Kiev di passare da una guerra di attrito, sostanzialmente statica e a lungo andare logorante data anche la potenza numerica delle forze russe, a una guerra di movimento in cui la loro capacità di leadership, rispetto a quella russa dovrebbe potersi far valere". Lo ha detto il generale Carlo Jean, esperto di strategia militare e di geopolitica.

Secondo il generale Jean, inoltre non si devono sottovalutare "l'addestramento e la catena logistica. Ormai le forze ucraine hanno un pot-pourri di carri armati, di veicoli corazzati, di artiglieria provenienti da diversi paesi, che rappresenta un problema logistico non indifferente, estremamente difficile da risolvere. D'altra parte c'è da dire che le forze di Kiev hanno dimostrato e dimostrano delle capacità tecniche impensabili, o che non ritenevo potessero avere". A un mese dallo scadere dell'anno di guerra, secondo il generale Jean con l'arrivo dei nuovi armamenti "sicuramente anche il morale delle truppe di Kiev viene rinforzato. si chiedevano quale fosse la strategia dell'Occidente, così riluttante a fornire i mezzi necessari per riconquistare il terreno perduto e per contrattaccare in caso della nuova offensiva annunciata dalla Russia".

Perché Putin ha invaso l'Ucraina? "Vuole riconquistare la grandezza della Russia, gli è andata bene in Georgia, gli è andata bene nel 2014 in Crimea, con sostegno degli insorti ucraini del Donetsk e Lugansk, nel Donbass pensava che fosse giunto il tempo per l'Ucraina, pensando che le forze di Kiev non avrebbero reagito. Inoltre Putin ha creduto che la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia da un lato e la paura di una risposta nucleare dall'altro, potessero minare il sostegno dell'Occidente all'Ucraina, ma così non è stato".

 

 

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giselda Curzi

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