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I vaccini trainano il boom turistico a Lisbona

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Il Portogallo considerato tra i Paesi sicuri al mondo dal punto di vista sanitario: così a dicembre è cresciuto il numero di visitatori

Boom di turisti a Lisbona. La capitale portoghese a dicembre, tra ponti, mercatini e festività, si è riempita di visitatori come non accadeva da inizio pandemia. Un segnale di fiducia per un paese che ha il più alto tasso di vaccinazione al mondo e che, forte anche della scrupolosa applicazione dei protocolli anti-Covid fin dall’ingresso, viene considerato tra i più sicuri dal punto di vista sanitario, persino in tempi di variante Omicron.

“Gli alberghi sono quasi pieni, con un 70-80% di percentuale di occupazione. Il turismo, quindi, è tornato a Lisbona, in città e nella regione. E non sono solo portoghesi: i turisti arrivano dall’estero, soprattutto dall’Europa in questo periodo, ma sono anche nordamericani e brasiliani, che è un mercato molto importante per noi. Questo dipende sicuramente dal fatto che il Portogallo è percepito come uno dei paesi più sicuri al mondo in questo momento, avendo vaccinato la quasi totalità della popolazione. E questo è molto importante per la gente, che si sente sicura nel prenotare e venire da noi”, afferma Vitor Carriço, Pr manager di Turismo de Lisboa, organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1998 da un'alleanza di enti pubblici e privati del settore turistico, che conta 900 membri associati, con l'obiettivo di promuovere Lisbona come destinazione turistica e quindi migliorare l’attrattività della città.

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Così, le ripide stradine di quartieri storici come Barrio Alto e Chiado e i viali dello shopping della Baixa pullulano di turisti. Per chi sale su uno dei caratteristici mini-tram che attraversano l’Alfama e si dirigono al Castello o, per fare prima, sugli elevadores e sulle funicolari, o ancora per chi prende la metro, decorata ad ogni stazione di azulejos e non solo, il tempo sembra non essersi fermato in questi due anni di emergenza sanitaria. A Lisbona, sono tornate le file per visitare il famoso monastero di Belém e per affacciarsi ai miradouros, che offrono ognuno un panorama diverso della città, si devono prendere le misure a prova di distanziamento sociale.

Che sia per vedere e rivedere i suoi eclettici monumenti e le sue innumerevoli chiese, o per immergersi nel pathos dei canti del Fado o ancora respirare quell’immancabile spirito letterario ripercorrendo i percorsi degli autori che l’hanno narrata, da Fernando Pessoa a José Saramago, fino al nostro Antonio Tabucchi, Lisbona è una città che non smette di stupire, e di rinnovarsi. Degna capitale di un popolo di esploratori, Lisbona si presenta oggi al visitatore come quella porta dell’Oceano dove l’inquietudine della ‘finis terrae’ lascia il posto alla spinta di un moto rinnovatore mai arrestatosi. Per questo, a Lisbona il turista non si annoia mai. “Il processo di rinnovamento della capitale portoghese è cominciato nel 1998 con l’Expo e da lì non si è mai fermato: ogni anno abbiamo cose nuove, restauri, nuove aperture. Una città che si rinnova sempre e che cambia continuamente”, spiega Vitor Carriço.

Proprio il Parque das Naçoes, con le opere avveniristiche realizzate da grandi architetti in occasione dell’Esposizione Universale, visitabile anche in cabinovia, è lì a testimoniare il nuovo corso dello sviluppo di questa antica capitale coloniale adagiata su sette colli, laboratorio di sperimentazioni urbanistiche fin dalla ricostruzione seguita al terribile terremoto del 1755.

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Oggi i nuovi progetti corrono lungo la riva del fiume Tago, con il recupero delle docas, i vecchi magazzini riconvertiti in musei, incubatori di startup, nuove aree commerciali. A cominciare da LxFactory, spazio trendy che ospita ristoranti, atelier, negozi artigianali. E poi i mercati coperti, alternativa post-moderna agli imponenti centri commerciali e che rappresentano il volto di una città in bilico tra vecchie tradizioni e il nuovo che avanza.

L’enogastronomia, del resto, come in tutta Europa, anche in Portogallo è una delle principali motivazioni di viaggio, come conferma Vitor Carriço: “Lisbona non è una città grande come Roma o Parigi o Londra, però è una città con una varietà di culture immensa, una gastronomia eccellente e ottimi vini, da provare e da conoscere”. Una città, dunque, che ha davvero molto da offrire a turisti di tutte le età e, grazie al suo clima mite, in tutti i mesi dell’anno, anche solo per un city-break. “Ad attrarre i turisti a Lisbona - dice Vitor Carriço - la sua cultura e la sua natura, con paesaggi che sono unici al mondo. Una città che attira persone di tutte le età, anche molto i giovani soprattutto per la vita notturna, con locali che sono considerati tra i migliori in Europa. Quindi, siamo felici di accogliere i turisti che vengono a conoscerci”.

E nel nuovo anno non mancheranno le novità ad attendere chi visiterà Lisbona, per la prima volta o per un ritorno. “La più importante novità del 2022 - annuncia Vitor Carriço - sarà l’apertura del Museo del Gioiello o Tesoro reale, che avrà sede nel Palazzo nazionale di Ajuda, l’ultima residenza della famiglia reale portoghese, e sarà un nuovo, incredibile luogo di attrazione a Lisbona”.

 

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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