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Non c'è pace per Maradona

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Andranno a processo le otto persone accusate di aver commesso un "omicidio semplice con eventuale dolo"

La Camera d'Appello e Garanzie di San Isidro ha confermato che il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e gli altri sei operatori sanitari accusati della morte di Diego Armando Maradona, andranno a processo, accusati di aver commesso un "omicidio semplice con eventuale dolo", come avevano disposto lo scorso anno i pm e il giudice, secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie ai media argentini. La decisione è stata adottata all'unanimità in una sentenza della Sezione III della suddetta corte d'appello, composta da Carlos Fabián Blanco, Gustavo Adrián Herbel ed Ernesto García Maañón.

In questo modo, in un futuro processo, gli otto imputati dovranno affrontare una possibile condanna tra gli 8 ei 25 anni di reclusione. Respingendo, tra l'altro, l'annullamento del requisito del rinvio a giudizio, le aule hanno evidenziato nella loro sentenza: "La pubblica accusa ha descritto compiutamente il fatto 1 (l'eventuale omicidio volontario di Maradona), elencando le azioni o le omissioni che hanno ritenuto gli imputati riprovevoli e che, a loro avviso, avrebbero influito sull'esito fatale”.

L'autopsia ha stabilito che Maradona è morto a causa di "edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata", scoprendo una "cardiomiopatia dilatativa" nel suo cuore. Non c'è ancora una data per il processo, ma è certo che gli otto imputati attenderanno in libertà il completamento del processo giudiziario.

19 Aprile
Autore
Pasquale Lattarulo

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