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Esplode la grana migranti in Europa. Italia in prima linea

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Un disperso e nove morti a largo di Lampedusa. Morti di freddo e di fame. Nell’indifferenza dell’Europa

"Responsabilità e solidarietà vuol dire che la questione migratoria non va fatta gestire dai trafficanti", ha rimarcato la premier Giorgia Meloni, rispondendo alla domanda di un giornalista tedesco nel corso della conferenza stampa con il cancelliere Olaf Scholz a Berlino sulla questione dei migranti. E ancora: L'Italia "sia sostenuta" dall'Europa "nella difesa dei confini esterni dell'Unione".

"Un disperso e nove morti a largo di Lampedusa. Morti di freddo e di fame. Nell’indifferenza dell’Europa. Sì perché non è possibile che trascorra una giornata per i soccorsi". Così l'europdeputato Pietro Bartolo.

"Secondo le prime ricostruzioni riportate dai media un peschereccio tunisino nella mattinata di ieri ha segnalato alle autorità marittime l’esistenza di un barcone tra Italia e Malta con a bordo già un cadavere. Trattandosi di acque di responsabilità SAR Maltesi il soccorso è stato delegato a Malta. Solo nel tardo pomeriggio è stata formalizzata la richiesta al Comando generale della Capitaneria di porto di Roma che ha inviato una motovedetta e il soccorso è scattato all’1 di notte.Quanto basta per contare altri morti  - denuncia il medico orginario di Lampedusa -Il tempo è fondamentale per riuscire a salvare le persone. Per questo è inaccettabile il rimpallo di responsabilità tra i Paesi membri. E' per lo stesso motivo è inaccettabile il decreto Piantedosi che obbliga a fare un’operazione di salvataggio per volta".

"Nei giorni scorsi ho presentato anche un’interrogazione alla Commissione Europea sul "decreto flussi". Se ci fossero state navi di ONG in mare o di un Servizio di Ricerca e Soccorso europeo, forse queste e altre morti si sarebbero potute evitare e molte altre potrebbero essere evitate. Non parliamo di tragedia. Diamo alle cose il loro nome: quello che accade nel Mediterraneo è il risultato di scelte consapevoli".

"La cosa più triste, al di là del dolore per l’ennesima strage di persone innocenti nel Mediterraneo, è che gran parte dell’opinione pubblica si sta abituando a tragedie come queste, ormai le vittime sono solo numeri che occupano lo spazio di un titolo”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa, a proposito della notizia relativa ai migranti morti nelle scorse ore, al momento sarebbero otto.

“Non voglio accusare nessuno ma certo non possiamo dimenticare che il governo Meloni si è insediato sulla base della promessa di ‘risolvere i problemi legati alle migrazioni’ e fino ad ora a parte slogan, promesse irrealizzabili e propaganda elettorale, non è cambiato nulla se non in peggio. Gli sbarchi e gli arrivi di migranti sono continuati con la stessa regolarità - continua Martello - è stata avviata una crociata contro le Ong e nel frattempo il Mediterraneo è stato abbandonato, sono diminuiti i controlli ed i barchini hanno continuato a navigare, provocando tragedie come quella delle scorse ore”.

“Fino a quando non ci sarà una vera presa di coscienza da parte del governo italiano e delle istituzioni europee – conclude Martello - e fino a quando non si avvieranno politiche ed azioni mirate e coordinate con gli altri Paesi coinvolti, per rendere le migrazioni ‘ordinate, regolari e sicure’, le stragi del mare continueranno”.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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