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L'Italia cerca conferme a Bruxelles per il tema migranti

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Il nodo è mettere gli africani in condizione di non essere costretti a emigrare. Il primo freno va messo all'immigrazione clandestina

L'incontro a Bruxelles tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni "è stato un'occasione per discutere le opportunità di cooperazione su questioni importanti per entrambi i Paesi, come la migrazione, l'industria e lo spazio". Lo riferiscono fonti dell'Eliseo al termine del bilaterale, sottolineando che il presidente francese e il premier italiano hanno parlato anche della "necessità di continuare a lavorare per la sovranità europea, sia in termini di politica industriale, per garantire la competitività dell'Unione, che di energia, per assicurare la decarbonizzazione delle loro economie".

''Non mi sembra una proposta risolutiva'' quella di una Mare Nostrum europea. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a Radio Anch'io. ''L'Europa deve intervenire sui flussi migratori, è compito dell'Europa'', ha detto Tajani invocando una ''azione forte contro i trafficanti di esseri umani. Vorrei che tutti si impegnassero in una lotta dura contro trafficanti''. E ha aggiunto che ''certo, dobbiamo salvare le persone in mare, che fanno naufragio, ma soprattutto combattere i flussi migratori irregolari e impedire che partano''.

"Dopo anni in cui ottenevano al massimo 'mancette' o qualche ricollocamento (mai effettuato) far tornare centrale il tema dell'emigrazione è un grande successo. Le parole di von der Leyen mi sembra che vadano in questa direzione: riconoscono che l'Italia non può essere lasciata sola". Così Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, in un'intervista oggi su Corriere della Sera.

"Il nodo è mettere gli africani in condizione di non essere costretti a emigrare. Il primo freno va messo all'immigrazione clandestina. L'Europa deve lavorare a ricostituire in Africa un tessuto di produzione degli alimenti e dei beni primari che scarseggiano. In Egitto, come nel Sahel, ci sono spazi infiniti da utilizzare. Bisogna sostenere e formare questi popoli che hanno vissuto soprattutto di pastorizia. Dobbiamo mandare i nostri tecnici, i nostri agricoltori ad implementare queste produzioni con le loro capacità per creare lavoro e ricchezza. Queste coltivazioni disciplinate possono diventare un valore aggiunto per tutti e creare lavoro e benessere in Africa e in Europa". Lo dice il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in un'intervista alla 'Stampa'.

"Se decidono di non restare in Africa - spiega poi - allora bisogna garantire loro un'emigrazione legale e in sicurezza ma soprattutto una formazione e nozioni linguistiche che permettano integrazione e quindi la possibilità di lavorare nei settori in cui manca forza lavoro interna". Secondo il ministro, "anche gli Stati Uniti si sono accorti che la presenza cinese in Africa va arginata, altrimenti si consegna ad altri quel continente che è uno straordinario magazzino di materie prime e produzioni".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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