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Metsola: 'Lotterò contro la narrativa antieuropea'

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Primo discorso della neoletta presidente del Parlamento Europeo, che ricorda come Nazionalismo, autoritarismo sono false soluzioni che non offrono soluzioni

"Grazie, membri del Parlamento Europeo, colleghi eurodeputati. Lavorerò e farò del mio meglio, come presidente del Parlamento, per raccogliere l'eredità di David Sassoli, che è stato un combattente per l'Europa e per questo Parlamento". Lo dice la nuova presidente del Parlamento Roberta Metsola, a Strasburgo, prendendo la parola subito dopo l'elezione. Metsola, che è maltese, ricorda i giornalisti "Daphne Caruana Galizia e Jan Kucak: la vostra lotta per la giustizia e la verità è anche la nostra".

 

Se molti continueranno "a guardare alla nostra istituzione, altri continueranno a testarne i limiti. Dobbiamo combattere contro la narrativa antieuropea che prende piede così facilmente. Nazionalismo, autoritarismo sono false soluzioni che non offrono soluzioni". Lo dice la neoeletta presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, in aula a Strasburgo. Il suo compito sarà di "unire le persone", continua, proseguendo l'opera dei "padri fondatori, che ci hanno portato dalle ceneri dell'Olocausto alla pace e alla prosperità. Questo Parlamento conta. Quelli che tentano di distruggere l'Europa sappiano che questo Parlamento" è un'istituzione con cui dovranno fare i conti, conclude.

Come presidente del Parlamento Europeo "sarò la presidente di tutti i 704 eurodeputati, che è la posizione di tutti i miei predecessori. Per quanto riguarda il cordone sanitario, chiedete ai gruppi politici, è lì che la decisione verrà presa. Finora ho presieduto solo due Conferenze dei presidenti". Così la nuova presidente del Parlamento, Roberta Metsola (Ppe), risponde, in conferenza stampa a Strasburgo, alla domanda se il cordone sanitario nei confronti dei gruppi della destra, stretto nei confronti di Id e assai più lasco nei confronti dell’Ecr (che aveva la presidenza di una commissione importante, pur non avendo neanche un vicepresidente dell’Aula), permarrà anche nella seconda parte della legislatura.

"Ma tutti coloro che vogliono distruggere il progetto europeo troveranno me e questo Parlamento" a sbarrargli la strada, conclude. David Sassoli aveva previsto, nello scorso dicembre, che la conventio ad excludendum sarebbe rimasta anche nella seconda metà della legislatura.

Roberta Metsola, la nuova presidente del Parlamento Europeo, è un’avvocato maltese del Partit Nazzjonalista, sposata con un finlandese, Ukko Metsola. Nata il 18 gennaio 1979 (oggi è il suo compleanno), ha studiato all’Università di Malta per poi frequentare il College of Europe di Bruges, nelle Fiandre, culla dell’élite comunitaria. Da studentessa, quando si chiamava Roberta Tedesco Triccas, è stata attiva nell'associazionismo, diventando segretario generale dell’organizzazione degli Studenti europei democratici, nel 2002-2003. Via social spiega di aver passato "anni" a fare "attivamente campagna" per l'adesione di Malta all'Ue, che è arrivata nel 2004. 

Specializzatasi in diritto europeo, Roberta Metsola ha lavorato per la Rappresentanza Permanente di Malta a Bruxelles dal 2004 al 2012, prima come attaché alla cooperazione in campo giuridico e poi come capo dell’unità che si occupa di Giustizia e Affari Interni. Nel 2009 si candida alle europee a Malta, come il marito, che corre in Finlandia con il Kokoomus, Partito di Coalizione Nazionale, membro del Ppe: i Metsola sono stati la prima coppia a correre alle europee in due Paesi diversi. Nel 2009 nessuno dei due, però, riesce nell'impresa: in base ad un patto di coppia, Ukko lascia la politica per sempre.

Lei è entrata poi, come advisor legale, nella squadra dell’allora Alto Rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri Catherine Ashton; ha lasciato il ruolo nel 2013, quando è riuscita a farsi eleggere eurodeputata, occupando il seggio lasciato libero dal politico nazionalista maltese Simon Busuttil. E’ stata una delle prime donne maltesi a diventare eurodeputata, venendo rieletta nel 2014. E’ prima vicepresidente del Parlamento da due anni e mezzo, per il Partito Popolare Europeo. Per Malta, lo Stato più piccolo dell'Ue, avere una cittadina ai vertici dell'Aula per la prima volta è un successo storico.

La sua maltesità la rende tendenzialmente gradita agli italiani, anche perché il Partit Nazzjonalista è tradizionalmente più filoitaliano (e filo Ue) dei Laburisti, filobritannici, ma le ha attirato forti critiche, specie da parte dei francesi di Renew, per le sue posizioni antiabortiste, espresse più volte in Parlamento. Gli eurodeputati maltesi, non solo i nazionalisti ma anche quelli laburisti, tendono tradizionalmente ad astenersi o ad opporsi alle risoluzioni che accennano anche lontanamente all’aborto.

Malta è l’unico Paese Ue a vietare l’aborto, con una delle leggi più severe del mondo: è proibito anche in caso di incesto e stupro e sono previste pene detentive, anche se viene perseguito raramente. Le donne maltesi, secondo il Times of Malta, vanno ad abortire all'estero, principalmente nel Regno Unito e in Italia. Metsola ha comunque dichiarato a Malta Today che "come presidente del Parlamento, il mio dovere è quello di rappresentare l’opinione del Parlamento e, se sarò eletta, farò il mio dovere come ho sempre fatto".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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