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Ancora troppi supplenti a scuola: 200mila precari

Scuola

Il sindacato Anief: servono provvedimenti aggiuntivi da Milleproroghe anche su sostegno, pensionamenti e organico

Il 2024 sarà l’anno dei concorsi e delle assunzioni nella scuola? Sembra proprio di sì, secondo il sindacato Anief che ricorda che sono previsti due procedure Pnrr per i docenti: uno subito con domande entro domani e il secondo bando da pubblicare in estate a chi entro giugno conseguirà i 30 Cfu. E c’è anche il concorso per dirigenti scolastici, per il quale candidarsi entro il 17 gennaio se si sono svolti 5 anni di servizio. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, però “i concorsi sono sicuramente un’opportunità ma non sono la soluzione al precariato. Siamo convinti che i concorsi non siano la strada per combattere il precariato. La soluzione – dice il sindacalista - può essere solo il doppio canale, lo avevamo detto lo scorso anno, purtroppo poi in Commissione europea è saltato tutto. Speriamo che la proposta della senatrice Bucalo sul doppio canale possa avere un iter accelerato in Parlamento per essere approvata entro quest’anno”.

Pacifico ricorda che “l’Italia deve dare una risposta dimostrando che le misure adottate contro l’abuso dei contratti a termine sono efficaci, se non lo farà dovrà cambiare idea anche la Commissione che gestisce i concorsi Pnrr. Dalla legge 107, quando furono banditi i primi concorsi straordinari, il numero dei precari è aumentato del 200%. A noi risulta, tra l’altro, che i precari con 36 mesi di servizio siano più di 400mila. Ricorrendo in tribunale” con due ricorsi specifici, perché “questi 400mila potrebbero richiedere una mensilità per ogni annualità di contratto come risarcimento. Noi come Anief la vorremmo tradurre nel prossimo Contratto con una specifica indennità pari a quanto ha detto la Cassazione”.

Il sindacato autonomo sa bene che le sue battaglie continueranno per tutto il 2024. “Il 2023 – dice Pacifico - si è chiuso con 12 milioni di euro di risarcimento dati a più di 3000 ricorrenti di Anief in tutta Italia”. Per i diritti degli alunni più fragili, di tutti quelli che si avvalgono del sostegno, è stata attivata “la campagna NonuneurodimenoconAnief. Continueremo con la campagna informativa, abbiamo fatto 600 assemblee nell’ultimo quadrimestre nel 2023”.

Nel 2024 è previsto anche il IX ciclo del Tfa Sostegno, con probabili novità sulla distribuzione dei posti: “La pianta organica dell’organico di diritto – continua il leader Anief - dovrebbe salire a 126mila unità. Ci sarà un nuovo Tfa e abbiamo chiesto al Ministero dell’università e della ricerca di allineare i posti rispetto alle esigenze. Abbiamo vinto di recente al Tar che obbligherà il Ministero nel prossimo mese a fornirci l’istruttoria che non rispetta la legge: i posti devono essere dati in base alle effettive esigenze e non in base all’offerta degli atenei. Un problema che porta poi alla penuria di insegnanti di sostegno specialmente al nord”.

Il sindacato si sta impegnando da tempo per la conferma delle immissioni in ruolo da GPS di prima fascia sostegno. “Stiamo caldeggiando al milleproroghe. Se non si faranno avremo sicuramente molti posti scoperti. Abbiamo poi proposto di fare la parte didattica del TFA online. Questo permetterebbe di aprire i numeri. Ci sono 100mila insegnanti non specializzati, bisogna mettere tutti nelle condizioni di poter accedere ai corsi. La continuità didattica sul sostegno si ottiene con il ruolo”.

Nella Legge di bilancio 2024 è previsto anche il rinnovo di Ape sociale e Quota 103: per il sindacato sono “misure palliative”. Pacifico spiega per quale motivo: “Abbiamo sempre detto che gli anni di formazione universitaria devono essere riscattati gratuitamente. E poi ci vuole una finestra specifica per il personale scolastico che è il più vecchio al mondo, un gap generazionale tra insegnanti e studenti ormai troppo largo, e un burnout che ancora non è riconosciuto dallo Stato. Tutto dopo che si è lavorato per anni lontano da casa. Anche per questo vorremmo un’indennità per i fuori sede, agevolazioni per gli affitti, buoni pasti e così via”.

8 Gennaio
Autore
Claudio Mascagni

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