Clamoroso: Reinier dal Real Madrid al Frosinone!
L'imprevedibilità della vita (e del calcio) regalano soprese incredibili: l'asso brasiliano ha firmato per il club giallazzurro
La straordinaria bellezza della vita resta l’imprevedibilità della vita stessa. La vita è quella cosa che ti balza addosso mentre la stai vivendo, spiegava Ernesto Sabato, scrittore argentino desapasarecido durante la junta militar degli anni ’70. Oppure può essere, l’imprevedibilità, quel clown che salta fuori dalla folla mentre la vita scorre sul filo di un funambolo che, guardandolo e distraendosi dalla sua difficile arte, barcolla, perde l’equilibrio e precipita, sfracellandosi, come ci ha raccontato Friedrich Nietzsche nel suo meraviglioso ‘Così parlò Zarathustra’. Ma può anche contenere, la vita e l’imprevedibilità, quei caratteri non solo visionari ma anche farseschi e guasconi di un cantautore, o cantastorie, fate voi, nel Rino Gaetano che cantava “mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone…”: era il 1976 e la strofa stava nelle pieghe della canzone, appunto, “Mio fratello è figlio unico”.
Così capita che Reinier, un autentico fuoriclasse brasiliano, passi dal Real Madrid al Frosinone. No, non è uno scherzo pallonaro di fine estate, è una di quelle code stagionali da profumo shakespeariano che ti lasciano prima interdetto, poi sghignazzi, infine sorridi, quindi, incuriosito, approfondisci la notizia. Ma per sincerartene, ancora incredulo. Cioè, un trequartista dai piedi magici, nella piena energica forza espressiva della gioventù (ha 21 primavere), paragonato a Kakà, arriva dalla società più blasonata del mondo con la formula del prestito secco per un anno in Ciociaria. Dal Real Madrid al Frosinone. Per (ri)lanciarsi il talentuoso centrocampista brasiliano non va in un grande club ma tra Ceccano e Pratica, in un capoluogo di provincia che il suo scudetto è mantenere la serie A. Certo, bambinoni mai cresciuti, spesso, paragoniamo il calcio alla vita e la vita al calcio.
Anche stavolta il funambolo è già da un pezzo stramazzato a terra. Mentre il clown ride.
Così capita che Reinier, un autentico fuoriclasse brasiliano, passi dal Real Madrid al Frosinone. No, non è uno scherzo pallonaro di fine estate, è una di quelle code stagionali da profumo shakespeariano che ti lasciano prima interdetto, poi sghignazzi, infine sorridi, quindi, incuriosito, approfondisci la notizia. Ma per sincerartene, ancora incredulo. Cioè, un trequartista dai piedi magici, nella piena energica forza espressiva della gioventù (ha 21 primavere), paragonato a Kakà, arriva dalla società più blasonata del mondo con la formula del prestito secco per un anno in Ciociaria. Dal Real Madrid al Frosinone. Per (ri)lanciarsi il talentuoso centrocampista brasiliano non va in un grande club ma tra Ceccano e Pratica, in un capoluogo di provincia che il suo scudetto è mantenere la serie A. Certo, bambinoni mai cresciuti, spesso, paragoniamo il calcio alla vita e la vita al calcio.
Anche stavolta il funambolo è già da un pezzo stramazzato a terra. Mentre il clown ride.
1 anno fa
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