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Sabaudia, città di mare che vuole vivere oltre l'estate

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Il delegato ai grandi eventi Gianluca Bonetti spiega e illustra le ragioni su come realizzare una grande fiera campionaria

“Il sogno da bambino è sempre stato quello di essere una persona stimata e rispettata in città, poi quando diventi adulto e sei anche un amministratore pubblico le responsabilità si ampliano. Oggi il mio obiettivo è di rendere Sabaudia appetibile a investitori esterni in modo che possa diventare nel giro di poco tempo un centro di interesse del litorale tirrenico, muovendosi nelle direttrici nazionale e internazionale”.

Gianluca Bonetti è avvocato, presidente del consiglio comunale con delega ai grandi eventi del Comune di Sabaudia, la città delle dune immersa nella selvaggia macchia mediterranea, perla dell’architettura razionalista, ieri cantata da Omero oggi meta di tanti vip: ha le idee chiare per il futuro commerciale e turistico della città dove è cresciuto.

E come crede sia possibile questo?

“Calendarizzare una serie di eventi, che abbiano natura sportiva e commerciale, sempre con la griffe dell’intrattenimento. E soprattutto realizzare eventi con professionalità, di alto livello, altrimenti non puoi competere a dimensione nazionale. Non è un caso che qualche giorno fa come Comune abbiamo ufficialmente presentato la fiera campionaria del Tirreno ‘Sabaudia Street Expo’: un altro grande obiettivo di questa amministrazione è far diventare Sabaudia un centro fieristico di interesse nazionale”.

Terra di grandi potenzialità e di grandi promesse, poi però il territorio pontino anche con i suoi centri balneari fatica a emergere a livello nazionale.

“Ma questo dipende da tutti, non soltanto da chi è classe dirigente ma anche dalle imprese e dagli esercizi commerciali. Infatti, va messa in atto un’autentica rivoluzione culturale per fare lo scatto in avanti di cui si parlava. Va cambiata anche la veduta, che dev’essere non individuale ma d’insieme da parte dell’intero territorio, una visione che corre decisa verso il futuro, ragionando in una prospettiva che veda l’economia bianca assoluta protagonista. Come delegato ai grandi eventi del Comune di Sabaudia ho sempre ragionato che il singolo evento di un grande cantante ha una gittata minima, quello che occorre per accendere i riflettori su di sé restano una serie di eventi, a cui va data continuità”.

Quando ha cominciato a disegnare il suo modello di calendario e di eventi per attrarre pubblico a Sabaudia ha avuto un punto di riferimento cui guardare?

“Io provengo da tante vacanze estive trascorse sulla costiera romagnola, per via di legami affettivi di mio padre con quelle terre ma ho sempre vissuto qui. Quello che mi balzava sempre agli occhi è che pur mancando di un patrimonio naturale la riviera della Romagna ha sempre agito coinvolgendo turisti con eventi sportivi e musicali nonché attrezzandosi per fiere e convention. Facendo i raffronti tra le due realtà era comprensibile che Sabaudia, questo territorio, non fosse incline a ospitare eventi di massa così, in modo quasi istintivo, ho osservato il modello della costa toscana che abbraccia Forte dei Marmi o Marina di Pietrasanta, con quel turismo un poco più d’élite che poi si sposa anche col carattere della mia città: i luoghi amati da Pasolini, Moravia e Maraini rappresentano più la cultura letteraria e cinematografica, così da questo concetto ci siamo mossi, per poi allargare, ripeto, a una parte inevitabilmente più commerciale”.

E al di là delle bellezze naturalistiche esiste una volontà di spalmare gli eventi durante il corso dell’anno, considerato che il clima basso tirrenico è più indulgente?

Continuare ad allargare l’offerta turistica è una risposta a questa sollecitazione. Faccio un esempio: a febbraio avremo grandi eventi sportivi come la Maratona, che porteranno un numero di atleti e turisti ai livelli della prepandemia. E poi continuare a puntare, promuovere e valorizzare sull’aspetto naturalistico della nostra zona, che possiede, giusto per citarne un paio, i sentieri del Parco nazionale del Circeo e i laghi costieri: queste attrattive sono figlie di ogni stagione”.

E poi c’è l’estate.

“L’estate è la stagione regina. La nostra amministrazione si è sempre distinta per aver tracciato una linea guida che ha fornito dati molto incoraggianti: a giugno e luglio spazio alla cultura e agli spettacoli, ad agosto invece abbiamo deciso di privilegiare gli eventi per il grande pubblico, molto coinvolgenti, come il Festival del cinema, il Festival dei cantautori e altri momenti musicali sempre apprezzati dai turisti”.

Fino ad arrivare a pianificare un evento fieristico ambizioso.

“Se lei guarda Sabaudia si accorgerà che è una sorta di contenitore naturale per un evento molto più grande. Questo ci ha fornito l’idea che non può soltanto ospitare eventi sportivi e culturali, ma tracciare la giusta strada anche all’intero territorio per gli eventi fieristici, perché è una città piana, aperta, ragionata nei suoi spazi: la prima fiera campionaria del Tirreno ‘Sabaudia Street Expo’ si sposa con questo concetto, con i diversi temi divisi in piazze, settori e padiglioni, che non vanno a confliggere ma sono uniti in modo osmotico tra di loro”.

 

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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