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Raid a Ferrara: continua il campionato a parte del Frosinone

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Torna a vincere dopo due turni la banda di Grosso: +11 sul Genoa, +12 sul Bari. Risolvono la pratica Spal i gol di Lucioni e Caso

Sulla ripresa del Frosinone non avevamo dubbi. Ha ripreso a correre dopo due turni senza vittorie, anche perché se qualcuno avanzava sospetti sulla convalescenza dei ciociari l'avversario di turno era steso sul pagliericcio, moribondo, quasi pronto per l'estrema unzione. Così Grosso ieri sera ha vinto anche un altro derby con un altro campione del mondo 2006, regolando la Spal di Oddo a domicilio, con un risultato all'inglese, pur soffrendo, come è inevitabile a questo punto della stagione, quando in cadetteria la variabilità dei risultati è al minutaggio. 

Rifletti le formazioni messe in campo contro il Parma e contro la Spal e sorridi alla rivoluzione. Gli scontri sulla via Emilia portano Grosso alla riflessione: due cambi in difesa, resta il perno Lucioni con Ravanelli accanto, fiducia dal 1' a Frabotta e conferma per Sampirisi sull'out opposto; sulla colonna dorsale nella terra di mezzo resta Mazzitelli, cambiano gli alfieri ai lati, torna dal 1' Garritano e soprattutto Kone, dopo il lungo infortunio e qualche rodaggio maturato negli ultimi tempi; turn over anche in avanti, col tridente che vede in Insigne il suo scudiero più gettonato, mentre dal 1' torna in campo Moro più a sorpresa Baez. 

E sarà proprio Baez a scodellare la palla per l'eroico 1-0 di Lucioni, prima rete per il ministro della difesa con una capocciata delle sue, con reale sprezzo del pericolo, inclusa ferita al capo e bendaggio successivo. Poi, certo è reazione Spal, ma fa parte di copione e sceneggiatura, con qualche episodio fortunato (vedi la rete annullata per fuorigioco agli spallini). 

Ma una volta avanti è difficile dare uno strappo al Frosinone, anche perché Turati fa capire in più di qualche circostanza che tra i pali è invalicabile. Poi,  il suggello di Caso, appena entrato, appartiene a quel repertorio del profeta del gol, di chi decide di spaccare i match, palla al piede, avversari da una parte per finte e controfinte, palla accarezzata a gonfiare la rete in maniera morbida. 

2-0 e tutti a casa, pronti per il match col redivivo Venezia, corroborato dalla cura Vanoli e con un po' di veleno in corpo per aver raccolto meno di quanto meritato in campo negli ultimi match. A guardare la classifica i ciociari, quindi, sono ripartiti dopo lo stop col Parma: allungano sul Genoa a +11, a +12 sul Bari, che nelle ultime 5 partite ha rosicchiato però tre punti. Per gli amanti delle statistiche il Frosinone conforta anche il primato delle reti realizzate, proprio sul Bari (45 a 44) e tempra il dato della difesa (18 rei subite, contro le 19 del Genoa). 

Intanto, guardando tutti dall'alto in basso, si fa sempre più interessante la lotta per il secondo posto e per la griglia play off: per la promozione diretta in serie A sono lì in un fazzoletto, anche perché il SudTirol di Bisoli non può essere più considerato una sorpresa, con l'Ascoli che fa capolino, completamente rigenerato dalla cura Breda (10 punti in 4 match). Intanto il Frosinone continua il suo campionato a parte. 

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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