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L'Italia guarda all'Uzbekistan

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Siglato un partenariato strategico tra i due Paesi: dalla difesa al turismo

Siglato un partenariato strategico tra Italia e Uzbekistan, risultato della visita che ha visto a Palazzo Chigi, dopo oltre 20 anni di assenza di un leader uzbeko a Roma, il Presidente Shavkat Mirziyoyev a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni.

"Le Parti - informa Palazzo Chigi, rendendo noto un'intesa che tocca diversi dossier, dalla cooperazione politica al commercio, passando per la difesa e il turismo - dichiarano lo stabilimento tra di loro delle relazioni di partenariato strategico al fine di approfondire e ampliare la cooperazione tra i due Paesi e le relative società civili, sia in forma bilaterale che multilaterale. Tale partenariato strategico prevede una cooperazione rafforzata nei seguenti settori: interazione politica, con l'istituzione di un dialogo strategico, che si terrà almeno una volta ogni due anni in Italia e in Uzbekistan, a rotazione, con la partecipazione dei rappresentanti delle Parti, co-presieduto dai ministri degli Affari Esteri o dai vice ministri designati, per discutere di relazioni bilaterali e di temi globali e regionali di interesse comune; tenuta di consultazioni politiche periodiche a livello dei ministeri degli Affari Esteri delle Parti per promuovere il dialogo e la cooperazione su temi di attualità bilaterali, regionali e internazionali, attraverso l'adozione di programmi di cooperazione biennali.

"Tenendo in considerazione gli elevati risultati raggiunti nell'ambito dell'Accordo di partenariato e cooperazione tra la Repubblica dell’Uzbekistan, da un lato, e l’Unione Europea e i suoi Stati membri dall'altro, firmato il 21 giugno 1996 a Firenze, ulteriore sostegno da parte dell'Italia al rafforzamento delle relazioni tra l'Uzbekistan e l'UE, incluso sulle questioni riguardanti la conclusione e l'entrata in vigore dell'Accordo di partenariato e cooperazione rafforzata tra l'Uzbekistan e l'Unione Europea". 

Nel partenariato, l'"auspicio di ulteriore sviluppo della cooperazione e degli scambi regolari tra i Parlamenti dell'Italia e dell'Uzbekistan, delle interazioni attraverso i relativi gruppi di amicizia degli organi legislativi, compresi i forum parlamentari multilaterali; Sostegno alla creazione e all'espansione di contatti e all'attuazione di progetti congiunti tra regioni e città di entrambi i Paesi, al fine di sviluppare relazioni interregionali nei settori del commercio, della cooperazione economica e culturale e del turismo; Stimolo a legami più stretti tra i think tank di politica estera e gli istituti di ricerca al fine di migliorare gli scambi e favorire la cooperazione".

E ancora: "rafforzamento del dialogo e dell'interazione nell'ambito del formato Italia-Asia Centrale coinvolgendo tutte le organizzazioni interessate ed il sostegno reciproco delle iniziative al fine di sviluppare una cooperazione multidimensionale e a lungo termine su questa piattaforma; rafforzamento della cooperazione e del sostegno reciproco nell’ambito delle Nazioni Unite, comprese le agenzie e le istituzioni specializzate, dell’OSCE e delle altre organizzazioni internazionali di cui le Parti sono membri".

L'accordo prevede un'Interazione in materia di difesa e sicurezza, nonché in ambito legale. Nello specifico, si parla del "rafforzamento ed espansione della cooperazione militare e tecnico-militare a livello bilaterale sulla base dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica dell'Uzbekistan sulla cooperazione nel campo della difesa del 26 novembre 1999, nonché nell'ambito del Programma di Partenariato per la Pace".

Il partenariato punta poi al "rafforzamento della cooperazione fattiva nella lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo e il traffico illecito di droghe e sostanze psicotrope; Attuazione della cooperazione nello scambio di informazioni legali e nell'applicazione degli atti giuridici; Prosecuzione del processo negoziale per la conclusione di alcuni accordi nei settori previsti dal Trattato di amicizia e cooperazione tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell'Uzbekistan del 17 settembre 1997".

Sul fronte della cooperazione economica e commerciale, l'accordo mira allo "sviluppo della cooperazione economica sulla base dei principi del rispetto reciproco per gli interessi, l'uguaglianza e il mutuo beneficio delle Parti, attraverso i metodi e le forme concordati nella Dichiarazione congiunta sulla cooperazione economica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan del 3 maggio 1997 e di altri accordi intergovernativi in vigore; Rafforzamento del lavoro regolare del Gruppo di Lavoro Intergovernativo sul commercio, la cooperazione economica e industriale e i crediti all'esportazione, organizzando le sue riunioni almeno una volta ogni due anni con il raggiungimento di accordi specifici".

Si prevede un "incremento del volume e ampliamento della gamma del commercio reciproco attraverso l'utilizzo delle opportunità per le esportazioni dall'Uzbekistan verso l'Unione Europea nell'ambito del sistema preferenziale GSP+, nonché l’incremento ulteriore della fornitura di attrezzature e tecnologie avanzate dall'Italia per l'industria in Uzbekistan; Rafforzamento e diversificazione della cooperazione nei settori prioritari dell'economia: energia, trasporti, turismo, infrastrutture, medicina, farmaceutica, tecnologia dell'informazione, agricoltura e metallurgia, produzione di materiali da costruzione e prodotti elettrici, arredamento, pelletteria, prodotti tessili e di seta, automobili e pezzi di ricambio, lavorazione di frutta e verdura, produzione del vino, allevamento di animali, produzione alimentare".

9 Giugno
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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