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Il negazionismo del clima e l'acqua bollente della Florida

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Il governatore veneto Zaia contro gli scettici del cambiamento climatico mentre l'oceano della Florida diventa una vasca idromassaggio

“Il negazionismo? Non lo condivido neppure stavolta, per vincere questa sfida serve un movimento ampio, che vada oltre gli steccati politici. Non possiamo lasciare soli i ragazzi a combattere per l’ambiente”. Così, in un’intervista a ‘La Repubblica’, Luca Zaia, leghista, presidente della Regione Veneto, boccia i tentativi di ridimensionare il cambiamento climatico. I danni in Veneto per il maltempo sono “almeno un centinaio di milioni. Otto giorni di pioggia e grandinate, raffiche di vento a 180 chilometri orari. L’effetto, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti” sottolinea.

"Non abbiamo rispettato l’ambiente. I modelli produttivi seguiti e l’antropizzazione del territorio pesano moltissimo. Abbiamo costruito, interrato i canali, piombato gli argini. Senza parlare, ovviamente dell’inquinamento” spiega Zaia, che non vuole fare paragoni con il Covid. “Sono dimensioni non comparabili, la pandemia ha fermato il mondo. Ma il negazionismo – prosegue – anche in questa materia, non lo condivido”. “Guardi, io non sono un estremista in senso contrario, non do tutte le colpe ai cambiamenti climatici. E sono prudente, anche perché mi capita di leggere – solo per fare un esempio – che nel 1908 c’è stata un’estate più calda dell’attuale. Però il negazionismo mi fa paura”.

Greta (Thunberg, ndr.) non è condivisibile per il suo approccio. Ma sui cambiamenti climatici dobbiamo creare una no fly zone, un posto dove non scontrarsi, dove si possa collaborare senza posizioni precostituite. Anche perché questo problema tocca da vicino il nostro modello sociale ed economico. Se cadono grandinate come quelle di questi giorni, se ti va bene ti rovinano una macchina, ma se ti va peggio ti compromettono un’attività economica. Oppure finisci in ospedale. È una sassaiola, cento persone sono finite al pronto soccorso. Per favore – conclude il governatore del Veneto – non dividiamoci su questa emergenza”.

Intanto è caldo come non mai l'Oceano vicino alla Florida, dove sono stati raggiunti i 38,43 gradi centigradi. Temperature ''senza precedenti'' quelle registrate da una boa della temperatura dell'acqua situata nelle acque di Manatee Bay nel parco nazionale delle Everglades, come riferisce il governo degli Stati Uniti. Le normali temperature dell'acqua per l'area in questo periodo dell'anno dovrebbero essere comprese tra i 23 e i 31 gradi, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). Il livello di calore registrato questa settimana è più o meno lo stesso di ''una vasca idromassaggio'', fanno notare gli esperti.

"Non ci aspettavamo che questo riscaldamento si verificasse così e che fosse così estremo", ha detto alla Galileus Web Derek Manzello, del Coral Reef Watch della National Oceanic and Atmospheric Administration. "Sembra essere un dato senza precedenti nei nostri archivi'', ha aggiunto. Le ondate di calore stanno colpendo sempre più gli oceani del mondo, distruggendo alghe e coralli, uccidendo la vita marina come "incendi che distruggono enormi aree di foresta".

L'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite ha riferito all'inizio di luglio che le temperature globali del mare hanno raggiunto livelli record mensili da maggio, anche a causa di un evento di El Nino. Le temperature della superficie del mare in tutto il mondo hanno battuto i record mensili per il calore in aprile, maggio e giugno, secondo Noaa.

Le temperature in Florida rappresentano anche una minaccia per l'approvvigionamento alimentare e il sostentamento di coloro il cui lavoro è legato all'acqua, ovvero i pescatori. Le alte temperature intorno alle Florida Keys stanno inoltre mettendo a rischio le barriere coralline: gli scienziati hanno osservato lo sbiancamento e la morte di alcuni dei coralli più resistenti delle Keys, ha affermato Ian Enochs, capo del programma corallo presso la National Oceanic and Atmospheric Administration Atlantic Oceanographic.

26 Luglio
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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