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Frosinone, la luce oltre la siepe: 3-0 alla Salernitana

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I ciociari tornano a vincere dopo un lungo digiuno e balzano a 31 punti. Reti di Soulé e Brescianini poi nel secondo tempo Zortea

Finalmente il Frosinone vede la luce oltre la siepe. E volano vie come le carte di un castello costruito vicino a un ventilatore le speranze della Salernitana di aggrapparsi a un miracolo per restare in serie A. Allo Stirpe termina 3-0, coi ciociari capaci di dettare, frenare e ripartire: apre su rigore Soulé, all'undicesimo sigillo personale, raddoppia Brescianini in versione centravanti e chiude con un'azione personale Zortea nei minuti finali. 

Dopo Turati la linea difensiva è a tre, o a cinque a seconda del modulo d’attesa,con Okoli, Romagnoli e Lirola, più avanti come cursori elastici di fascia Valeri e Zortea, nella terra di mezzo il tuttocampista Brescianini, il fosforo equamente diviso tra  Barrenechea e Mazzitelli, in avanti con licenza di offendere l’estro di Soulé e lo stato di grazia di Cheddira.

La Salernitana che più che allo Stirpe si sarebbe dovuta dirigere all’abbazia di Casamari per un autetico miracolo per salvarsi da una retrocessione materiale si presenta con un 4-3-3 disegnato per strappare l’onore delle armi. In porta Colantuono dà fiducia a Costil, in difesa ecco Pierozzi, Fazio e Pirola; al centro Sambia, Vignato, Coulibaly e Basic, poi Bradaric, Tchaouna e Ikwuemesi.

PRIMO TEMPO - DiFra sorprende un po’ tutti spostando Brescianini per vie centrali. Ma in attacco, con Cheddira a sinistra e sulla fascia opposta Soulé. Ma chi non ci sta a fare la fine dell’agnello sacrificabile è la Salernitana, che dimostra doti di palleggio con Tchaouna e Ikwuemesi mentre Basic prova a fornire abbozzi di geometria. Ma è, appunto, l’onore delle armi. Trascorrono pochi secondi e si materializzano le differenti motivazioni in campo: la puntata di Soulé (4’) somiglia a un brivido profetico, poi al 7’ i terzini alti costruiscono il vantaggio: Zortea scodella sul lato opposto per Valeri, affossato da un ingenuo Sambia. È rigore. Sul dischetto Soulé vince i fantasmi personali (e dei ciociari) spiazzando Costil: 1-0 e paradiso giallazzurro (9’).

Questa Salernitana ora ha l’animo svagato e la volontà molle, il leone ha le fauci spalancate, la bava alla bocca, le froge fumanti. E il sangue agli occhi. Così al 25’ va in scena il perfetto contropiede: Cheddira sgomma via, apre per Valeri che vede solo soletto il ‘centravanti’ Brescianini che incrocia per il 2-0. Pare fatta. Così, volano vie come un castello di carta edificato vicino a un ventilatore le speranze della Salernitana di aggrapparsi agli algoritmi per restare in serie A. E gioca sul velluto il Frosinone. Almeno crede di aver messo il match in ghiacciaia. Ma la Salernitana ha guizzi di vitalità: al 28’ Coulibaly salta in cielo su traversone al bacio di Basic ma incoccia male; alla mezzora la straordinaria bellezza del calcio: Costil rilancia Tchaouna, stop a seguire di tacco eludendo Romagnoli, sterzata verso la fuga solitaria ma il diagonale sbilenco è da torneo aziendale; al 32’ Vignato trova il buco dell’ozono nella difesa canarina ma Turati gli strappa il pallone dal tocco finale. DiFra richiama i suoi a non scoprirsi, così i campani orchestrano sì ma scagliano tiracci da distanze siderali senza mordente, accontentandosi di uno sterile possesso palla (53%).  

SECONDO TEMPO - Vorrebbe chiuderla il Frosinone e magari stappare inn anticipo la bottiglia dei 3 punti che qua in Ciociaria manca da un’eternità (21 gennaio, 3-1 contro il Cagliari). Ma l’emozione più forte, al di là di un batti e ribatti con poche emozioni è l’alternarsi di Turati con Cerofolini, che dà comunque grande sicurezza al reparto. Così, fioccano le scommesse se Cheddira riuscirà a gettarla dentro, puntando sui suoi scatti e sulla rincorsa del tiro. Ma chi s'avvicina alla rete è la Salernitana, con Ikwuemesi che da un metro manda la palla fuori (31'), col pubblico che s'interroga come abbia potuto sfidare le leggi della fisica; poi, sbaglia Pirola scaraventando alle stelle non approfittando di un'uscita un po' avventurosa di Cerofolini (34') e Ikwuemesi arriva un soffio in ritardo sul pallone (35'). Soffre il Frosinone, ma perché è disunito, coi cambi che non sortiscono effetto se non quello di gettare nel caos gli stessi giocatori ciociari. Così Mazzitelli e Brescianini arretrano, devono difendere, ma proprio quando l'allegra brigata ciociara fa capire che è disposta al sacrificio ecco che aziona il turbo Zortea, fila via che è una bellezza e mentre i compagni portano via i diretti avversari ecco che si aprono le acque per una staffilata all'angolino che sancisce il 3-0 (40'). 

E si guarda la classifica, coi ciociari capaci di recuperare all'Udinese 4 punti in 24 ore: dopo il punto svanito nel finale contro la Roma, i friulani vedono i canarini scappare a +3.  

26 Aprile
Autore
Gian Luca Campagna

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