Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Arriva l'invasione cinese

colosseum-2182371_1920.jpg

Per il Capodanno cinese + 37,5% di arrivi dalla Cina, nel 2024 si punta a oltre 3 milioni

Nell’anno del Drago di Legno che inizierà con il Capodanno cinese il 10 febbraio e terminerà a gennaio 2025, i turisti cinesi torneranno sempre di più in Italia. A confermarlo sono i dati anticipati dall’Enit che riguardano un aumento del +37,5% di arrivi aeroportuali dalla Cina tra il 5 e l’11 febbraio, in particolare da Shangai, Guangzhou e Pechino. L’obiettivo comunque per il 2024 è di eguagliare e se possibile superare i livelli del 2019 (pre pandemia), l’anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. Enit, che ha due sedi in Cina a Pechino e Shanghai ha lavorato e sta lavorando in vista del 2024.

Se la crescita che viene rilevata con il Capodanno cinese si protrae e fa convergere una serie di fattori economici si può immaginare una stagione soddisfacente. Certo è che il contesto internazionale non aiuta. Un buon andamento dei flussi che, per ora, non sembra essere intaccato dalle tensioni internazionali, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente.

“La ripresa del turismo italiano è cruciale per l'economia nazionale, rappresentando una fonte significativa di entrate e occupazione. Nonostante le tensioni in corso in Israele e in Ucraina, è fondamentale mantenere aperture diplomatiche e promuovere un clima di accoglienza, incoraggiando gli arrivi turistici, in particolare quelli provenienti dalla Cina”. E’ quanto dichiara Ivana Jelinic in prospettiva del Capodanno cinese.

L'Italia vanta una ricca eredità culturale, storica e artistica, che attrae visitatori da tutto il mondo. Gli arrivi turistici cinesi, in particolare, rappresentano una fetta importante del mercato globale, offrendo un potenziale economico notevole. In questo contesto, è imperativo gestire le crisi internazionali con saggezza, mantenendo l'appeal del nostro paese come destinazione turistica”.

“Inoltre, - aggiunge Jelinic - la promozione di legami turistici con la Cina può contribuire a una maggiore comprensione reciproca e favorire la cooperazione bilaterale in altri settori. L'industria turistica è un catalizzatore per lo scambio culturale e può svolgere un ruolo chiave nel superare le barriere, promuovendo la pace e il dialogo”. L’ Italia affronta la situazione geopolitica in Israele e in Ucraina con approccio diplomatico equilibrato che non dovrebbe oscurare l'importanza di mantenere l'Italia come destinazione attraente per i turisti internazionali. In questo contesto, la diversificazione delle fonti di turismo, con un focus particolare sugli arrivi cinesi, può contribuire a ridurre la dipendenza da mercati specifici e garantire una maggiore stabilità economica” conclude Jelinic.

22 Dicembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti