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Mancini: 'Niente ansia, siamo allegri nella partita dell'anno'

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Il tecnico dell'Italia che stasera all'Olimpico affronta la Svizzera è sicuro dello stato di forma fisico e mentale degli Azzurri. In avanti Belotti titolare

"La partita dell'anno". Così l'ha definita Roberto Mancini. Addirittura più importante di una qualsiasi dentro o fuori negli Europei o la finale nella tana dell'Inghilterra.

Certo, sarebbe bello rivivere stasera all'Olimpico ore 20.45 le emozioni dello scorso 16 giugno, quando allo Stadio Olimpico di Roma la Nazionale superava con un netto 3-0 la Svizzera nel secondo atto di un Campionato Europeo poi chiuso in gloria.

Oggi, cinque mesi dopo, ci si gioca il pass per il Mondiale Qatar 2022: fondamentale vincere, pur sapendo che per volare in Qatar servirebbe almeno un punto nell’ultima gara del girone con l’Irlanda del Nord, mentre con un pareggio sarebbe tutto rimandato a lunedì, con gli Azzurri chiamati a difendere il +2 nella differenza reti. Una sconfitta invece vorrebbe dire dover passare quasi sicuramente per i play off, già costati molto cari quattro anni fa.

Dopo averla definita ‘la partita più importante dell’anno’, Roberto Mancini predica calma, avvicinandosi al match con la consueta serenità. Pur avendo il massimo rispetto per la Svizzera, gli Azzurri sono consapevoli delle proprie qualità: “I ragazzi - ribadisce nella conferenza stampa della vigilia - sono tranquilli ma concentrati. Sanno che per vincere devono essere sempre al 100%, senza pensare a tutte le altre cose che ci sono intorno. Credo che non sia giusto avere ansia prima di una gara. Bisogna essere allegri prima di scendere in campo, perché giocare è la cosa più bella che si possa fare”.

Contro l’avversaria affrontata più volte (60 gare, con 29 successi, 23 pareggi e solo 8 sconfitte) e nella città che ha ospitato più incontri (62) degli Azzurri, la Nazionale può scrivere un’altra importante pagina della sua storia, cercando di mettersi alle spalle l’onta della mancata qualificazione al Mondiale russo: “Sarà una partita difficile, la Svizzera gioca un ottimo calcio da diversi anni. Noi dobbiamo fare la nostra gara e il nostro gioco, sappiamo qual è il nostro valore. Questa squadra ha ancora margini di miglioramento e può diventare ancora più forte da qui al Mondiale”.

Il Ct dovrà fare i conti con tante assenze, visto che agli infortuni di Spinazzola a Verratti si sono aggiunte negli ultimi tre giorni le defezioni di Pellegrini, Zaniolo e Ciro Immobile. E l’infortunio dell’attaccante della Lazio, con 15 reti il bomber azzurro più prolifico in attività, costringe Mancini a rivedere il tridente offensivo, con Belotti che potrebbe partire titolare: “Ci dispiace per Immobile e Chiellini, ma un po' per tutte le Nazionali è la stessa cosa, gli infortuni possono essere un po' di più in questa fase. Il Gallo l'ho visto bene, fisicamente non sarà al 100% perché viene da un infortunio serio. Magari non ha i 90 minuti nelle gambe, ma se riuscisse a fare gol nei primi 60/65 minuti sarebbe anche meglio. Barella? Sta bene, ieri si è allenato e penso che domani possa essere in campo". Anche la Svizzera deve fare a meno di tanti pezzi pregiati, da capitan Xhaka a Embolo, passando per i vari Elvedi, Fassnacht e Zuber: “Non so se cambieranno modulo, ma sappiamo che resta una squadra difficile da affrontare”.

In un match che rappresenta un vero e proprio spareggio, l’Italia avrà il vantaggio di giocare in casa. Cinque mesi fa l’Olimpico era solo al 25% della capienza, mentre domani saranno 52.000 i tifosi sugli spalti, pronti a far sentire tutto il loro entusiasmo per spingere gli Azzurri verso il Mondiale: “Sicuramente l'Olimpico ci darà una grande mano, giocarci è sempre bello. Abbiamo disputato qui tre gare dell'Europeo e il pubblico ci ha sempre sostenuto. Domani sarà la stessa cosa, sarà una bella gara. Anche il terreno di gioco mi sembra in buone condizioni”.
Assente per squalifica lo scorso 10 ottobre nella finalina di Nations League con il Belgio dopo una striscia di 12 presenze consecutive e un Europeo vissuto da protagonista, domani Leonardo Bonucci tornerà al centro della difesa. Non avrà però al suo fianco Giorgio Chiellini, l’amico e compagno di mille battaglie costretto ieri ad alzare bandiera bianca. Nelle 17 gare giocate insieme sotto la gestione Mancini l’Italia non ha mai perso (10 vittorie e 7 pareggi), un dato che conferma il grande affiatamento tra i due: “Le sensazioni sono positive – dichiara il difensore della Juventus – domani dobbiamo fare una grande prestazione e poi penseremo a lunedì per chiudere il discorso. I tifosi sono importanti, daranno il loro contributo nei pochi momenti di difficoltà. Speriamo tutti insieme di gioire a fine serata”.

In conferenza con Mancini e Bonucci c’è anche il responsabile dell’area medica della Nazionale Andrea Ferretti, che spiega perché Immobile è stato costretto a lasciare il ritiro: “Il giocatore si è presentato riferendo un dolore al polpaccio che era insorto nella sua ultima gara. Come tutti gli altri giocatori arrivati in condizioni non perfette, c'è stato un giorno di attività di recupero in acqua e nessuno si è allenato. Trascorse le 36 ore canoniche abbiamo sottoposto Ciro e altri giocatori ad una risonanza magnetica e quella di Immobile ha mostrato una sofferenza al soleo: è stato ritenuto non recuperabile per le nostre partite, quindi è tornato in sede. Il fatto che non fossimo stati informati di questo evento può succedere nella concitazione del post-gara, ma questo non ha minimamente inciso sui nostri comportamenti”.

2 anni fa
Foto: figc
Autore
Claudio Mascagni

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