Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

La casa del futuro è fatta di terra e stampata in 3D

tecla casa terra.jpeg

Si chiama Tecla ed è il progetto che l’architetto italiano Mario Cucinella porterà alla Cop26 di Glasgow

È l’unico progetto italiano portato alla Cop26 di Glasgow quello dell’architetto Mario Cucinella. Si tratta di un progetto di casa sostenibile costruito attraverso l’utilizzo di un elemento estremamente antico, la terra, e uno estremamente moderno, la stampante 3D.

L’idea si basa su un disegno di futuro che sia più in sintonia con la natura, e che nell’ambito dell’edilizia abbatta considerevolmente le emissioni di anidride carbonica, che stanno portando il paese ad un punto di non ritorno. Una casa fatta di argilla, sul posto, permette un risparmio di emissioni soprattutto nel trasporto dei materiali, che rappresenta la fase più dispendiosa della costruzione in termini di inquinamento.

Ci sono palazzi in Persia che dopo mille anni sono ancora in piedi”, ha detto l’architetto Cucinella, intervistato su La7 da Corrado Formigli, riferendosi alla validità dell’argilla come elemento di costruzione.

 

Il processo di costruzione inizia con un passaggio al setaccio della terra per pulirla dalle parti più grosse, per poi proseguire mescolando la terra con l’acqua, creando una miscela diversa a seconda dell’ambiente circostante. Questo tipo di costruzione prevede, infatti, che sia “Disegnata in funzione del clima”.

Noi oggi disegniamo le case uguali ovunque – prosegue Cucinella – ma se vogliamo vincere la sfida ambientale dobbiamo tornare a fare “amicizia” con il clima, ritrovando un’empatia con l’ambiente circostante, cosa che abbiamo sacrificato in nome della tecnologia e della comodità”. “Un impatto zero in ecologia non è possibile – conlude l’architetto – ma possiamo di certo fare meglio”. 

Un abbattimento delle emissioni nella costruzione attraverso la ricerca di nuovi materiali che, al contrario di cemento o vetro richiedono meno calore per la costruzione, è il vero tema dell’edilizia del futuro. Tutto ciò non potrà prescindere dall'abbinamento a nuove aziende di arredamento sostenibile, basate su riciclo ed economia circolare. È così, con un occhio al passato e uno al futuro, che la casa di domani potrà essere davvero “green”.

2 anni fa
Autore
Piergiorgio Michelangeli

Commenti