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Genova punta a tornare l'indiscussa Repubblica marinara

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Il Salone della Nautica non è quello della ripartenza ma della continua accelerazione. Novità, fermento e standard di alta qualità per la 61^ edizione

Il sorriso sul volto del sindaco di Genova Marco Bucci mentre si aggira tra i lussuosi stand della 61^ edizione del Salone Nautico è quello di una scommessa vinta. Del resto la sua dichiarazione d’intenti non lascia spazio a dubbi. "Non è un Salone della ripartenza, ma della continua accelerazione: non ci siamo mai fermati. Quest'anno vogliamo far vedere che possiamo volare". Se il Nautico era stato il solo boat show lo scorso anno ad aprire i battenti sfidando il Covid, seppur con un’edizione più modesta per ragioni sanitarie, quella di quest’anno si configura come una kermesse di altissimo livello. Intanto, gli spazi espositivi: più di 200.000 mq, non sono solo un numero ma una festa di colori che accoglie il visitatore proiettandolo direttamente sul mare. Sembra scontato, ma non lo è se si considera che il reale competitor, il salone di Düsseldorf, non è in acqua. Il solo padiglione chiuso, il celebre Jean Nouvel che a sua volta si trasformerà in una struttura circondata dalle onde in seguito ai prossimi interventi strutturali, è così luminoso da non fare rimpiangere il blu intenso del mare che si riflette dalle vetrate. La vera sorpresa però è la nuova banchina, ampia, bellissima, che collega il padiglione azzurro con il limite meridionale dell’area nautica garantendo una superficie espositiva maggiore del 14% rispetto alle edizioni precedenti. Una percentuale che significa ben 200 imbarcazioni in più in acqua. Un restyling totale a cui si aggiunge la nuova darsena ormeggi, arricchita da pontili, piccoli moli e strutture galleggianti che consentono una panoramica a 360° delle oltre 1000 imbarcazioni presenti. Non solo dallo stile architettonico, ma persino dai colori impiegati nella realizzazione delle nuove costruzioni, risulta evidente come il Nautico 2021 sia già proiettato verso quel waterfront di Levante, mirabolante affresco di Renzo Piano, che entro il 2023 unirà il Porto Antico alla nuova area della Fiera attraverso una lunghissima passeggiata ciclopedonale. È una promessa a cui crediamo, questa, visto che la mano che ha disegnato un sogno è la stessa di chi ha ricostruito in tempi record il viadotto crollato. In vista di un continuum elegante e chic, il mare si riprende i suoi spazi, anzi la città stessa si proietta sul mare, si espande, prende respiro, seguendo la tendenza delle città europee dove porti e porticcioli si sono trasformati di fatto nel centro sociale, commerciale e turistico del territorio. Una grande spinta all’economia per un settore, quello della nautica, che vanta un fatturato di cinque miliardi di euro ed è in costante ascesa.

Veniamo ai visitatori. Senza farne fredda questione di numeri, che al terzo giorno di esposizione si configurano già parecchio lusinghieri con un vero boom di prenotazioni per hotel, eventi e ristorazione, il pubblico appare subito quello degli addetti ai lavori, di chi ha un chiaro progetto in mente e le risorse per realizzarlo. Non dimentichiamo che l’obiettivo di questa straordinaria vetrina è quello di vendere, e gli espositori nazionali e internazionali ne sono ben consapevoli. Se negli anni passati il Nautico era una tappa obbligata per tutti i genovesi, con famiglie e scolaresche che si riversavano tra quelli che all’epoca erano spazi ridotti e costretti per la maggior parte al coperto, quest’anno sembra proprio che i gitanti siano ben pochi. Certo, green pass e distanziamenti obbligati hanno forse fatto la loro parte nella selezione dei visitatori, ma girovagando tra i grandi yacht e le barche a vela, l’aria che si respira è quella della Costa Azzurra, la percezione è di trovarsi a Montecarlo o a Cannes in una calda giornata estiva, piuttosto che a Genova all’interno di un’area che fino a pochi anni fa era confinata all’attività industriale. Insomma, una forte presenza di pubblico qualificato, specializzato e orientato al business.

Tecnologia, design, capacità, gusto. In una sola parola: eleganza. È questa la cifra del Nautico 2021 che, unita al tradizionale understatement ligure, porterà Genova, negli intenti del sindaco Bucci e di tutta la mastodontica macchina organizzativa, a ospitare nel 2024 il Salone più grande d’Europa.

2 anni fa
Autore
Athena Barbera

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